âProbabilmente la Corte dei Conti è lâunico Organo che potrà mettere fine al danno erariale che il sindaco Francesco Menna continua a perpetrare concedendo sale pubbliche gratuitamente alle associazioni amiche, peggio ancora per iniziative politiche per le quali lo stesso regolamento comunale vieta addirittura la concessione del patrocinio e dunque dellâutilizzo dello stemma del Comune di Vastoâ.
Scrive alla Procura regionale dellâAbruzzo della Corte dei Conti, Marco di Michele Marisi, responsabile di âGiovani In Movimentoâ, il sodalizio dei giovani del centrodestra vastese, dopo lâennesima âconcessione gratuita di una sala pubblica, in questo caso della Pinacoteca di Palazzo dâAvalos, per la presentazione del libro di Enrico Rossi, esponente Pd e presidente della Regione Toscana, presentazione in realtà utile a lanciare la sfida al premier Matteo Renzi per la leadership del partito di centrosinistra, come chiaramente si evince dagli interventi riportati dalla stampaâ.
Nel mirino dellâesponente di centrodestra, la delibera n° 442 del 9 novembre 2016, con la quale lâAmministrazione comunale ha concesso âlâuso gratuito della sala Pinacoteca di Palazzo dâAvalosâ per la presentazione del volume di Enrico Rossi âRivoluzione Socialistaâ del 12 novembre scorso.
âPiù politico di questo titolo, non si potevaâ ha affermato lâesponente di centrodestra, che ha sottolineato come âmai mi sono azzardato nemmeno di chiederlo il patrocinio, quando ho organizzato iniziative prettamente politiche. Ma è questione di rispetto delle Istituzioni ed anche di buongusto, che non pretendo abbiano tutti. Anche perché il patrocinio ed eventualmente lâuso gratuito di sale pubbliche, così come stabilito dal âRegolamento per la concessione del patrocinio e lâutilizzo dello stemma del Comune di Vastoâ, avviene sulla base di valutazione condotta sulla âcoerenza dell'attività o dell'iniziativa con le finalità istituzionali dell'Amministrazioneâ. Istituzionale, non politica!â.
âLa richiesta per lâevento del 12 novembre - ha spiegato di Michele Marisi - avanzata dallâAssociazione culturale Agorà , specchio del Partito Democratico, è stata accolta in ogni sua parte, con la concessione del patrocinio in violazione del âRegolamento per la concessione del patrocinio e lâutilizzo dello stemma del Comune di Vastoâ, approvato con delibera di Consiglio comunale n° 81 del 16 luglio 2010, che allâart. 6 esclude la concessione del patrocinio âper iniziative di carattere politicoâ e che al capo a) del comma 1 dellâart. 4 ribadisce che il patrocinio non può essere accordato per convegni âa carattere politicoâ; e la richiesta dellâassociazione è stata accolta, in forza del patrocinio, anche con la concessione gratuita della sala Pinacoteca di Palazzo dâAvalos, che ha invece un costo determinato in ⬠250,00 dalla delibera di Giunta comunale n° 82 del 28 marzo 2012. Praticamente - ha proseguito il responsabile di âGiovani In Movimentoâ - una forzatura con conseguente danno alle casse dellâEnte Comune. A poco è servito il fatto che la richiesta sia stata fatta presentare da unâAssociazione culturale, visto che ad introdurre il dibattito è stato Guerriero Giannantonio, segretario del Pd di San Vito Chietino, e ad intervistare Enrico Rossi câera Bianca Campli, moglie dellâex sindaco di Vasto del Pd, attuale consigliere comunale dello stesso partito, Luciano Lapennaâ.
LâESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI â âPer far ristabilire le regole, a questo punto, visto che il sindaco Francesco Menna è duro a comprendere che non si possono concedere gratuitamente le sale pubbliche a seconda dellâidea politica del richiedente - è andato giù duro Marco di Michele Marisi - ho depositato un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Per quanto concerne invece la concessione del patrocinio segnatamente allâutilizzo dello stemma del Municipio di Vasto, è evidente che per far questo è stato violato un regolamento comunale, visto che non vi è nulla di culturale nella sfida tra Enrico Rossi e Matteo Renzi. Mi auguro che in questo caso chi è tenuto a far rispettare i regolamenti, si attiviâ.