Beatrice Russo, originaria di Francavilla, è morta il 19 giugno 2011 senza che alcuna luce abbia potuto rompere lâoscurità che avvolgeva e avvolge ancora le circostanze e gli autori dellâuccisione di suo figlio, Antonio Russo, il giornalista trovato senza vita il 16 ottobre del 2000 a Tblisi, capitale della Georgia dove, inviato di guerra per Radio Radicale, era impegnato nel raccogliere documenti e testimonianze sul conflitto in Cecenia.
Un conflitto senza fine che si combatte da tantissimo tempo tra i russi ed i ribelli ceceni che chiedono lâindipendenza dalla Russia.
Antonio Russo era un free-lance abituato a vivere in prima persona gli eventi più scottanti.
Non aveva voluto iscriversi allâOrdine dei Giornalisti. Ha lavorato a Radio Radicale dal 1995 alla sua morte.
Dopo la morte di Antonio, Beatrice ha sempre mantenuto viva la sua memoria e si è adoperata per difendere la libertà di stampa, quella coraggiosa in grado di affrontare la realtà al di fuori degli schemi tradizionali.
In una delle ultime interviste ha ricordato il figlio con le seguenti, bellissime parole: âMio figlio aveva una fortissima passione per il suo lavoro,e lâaveva sempre svolto con un grande coraggio. In ogni suo lavoro dallâestero aveva sempre messo in gioco la sua vita, e questo ne dimostra la dedizione. Spero che Antonio possa essere un esempio per tutti coloro vogliano fare sempre del giornalismo libero ed indipendenteâ.
Diversi i premi e i riconoscimenti a lui assegnati tra i quali:
Premio Sarteano âPenne Puliteâ - Premio Andrea Barbato - 36° premio giornalistico Saint Vincent - Premio nazionale sul reportage di guerra âAntonio Russoâ (II - III e V edizione) - Antonio Russo ricordato dalla trasmissione Report su RaiTre - Speciale TG1: La vita professionale di Antonio Russo - Il servizio di Terra!, Canale 5.
Il Prof. Gianni Rodini, docente di Storia e Filosofia presso il Polo Liceale âPantini-Pudenteâ di Vasto, studioso e amico personale di Beatrice Russo, ha voluto ricordare le due figure dedicando loro una rappresentazione teatrale, dal titolo 'Al di là del vetro - Parole, Istantanee, Vissuti', introdotta dalle belle parole a corredo della presentazione.
âIn una notte di giugno, nel chiuso di una stanza, il rumore del ticchettio dellâorologio e della pioggia battente al di là del vetro. Un Crocifisso e una vecchia cornice con il volto austero di Mazzini alla parete, sopra un piccolo busto di Socrate. Sul tavolo, alcune fotografie ingiallite dal tempo schiudono improvvisamente le porte della memoria ⦠il primo sguardo sul mondo, la prima fotografia della storia, lâansia del primo voto nellâItalia libera e repubblicana. Tra le altre, una piccola foto in bianco e nero ritrae un bambino di nome Antonio con il suo cane, accanto alla madre Beatrice. Fuori piove. Quel che resta di quella notte sono parole e istantanee di vissuti, appese alle pareti del ricordo, nello spessore immobile di un tempo lontanoâ.
La rappresentazione teatrale si svolgerà sabato 15 ottobre 2016 - ore 15.30 - presso lâAuditorium del Polo Liceale âPantini-Pudenteâ di Vasto.