âNon tutto può sottostare alle logiche del mercato unico. Lâacqua potabile ed i servizi sanitari, ad esempio, non sono semplici prodotti ma veri e propri diritti universali: spetta allâEuropa, dunque, promuoverne la più completa ed ampia diffusioneâ.
Queste le parole di Aldo Patriciello, parlamentare europeo di Forza Italia e promotore, insieme con altri 33 eurodeputati, della dichiarazione scritta con cui lâEurocamera chiede una maggiore attenzione per i temi legati allâapprovvigionamento delle risorse idriche. Il testo, sottoscritto dagli europarlamentari ed inoltrato allâattenzione del Consiglio e della Commissione Europea, sottolinea lâimportanza di âagire per unâequa distribuzione delle risorse idriche e tutelare le fasce più deboli della popolazione non solo allâinterno dei propri confini ma soprattutto nei paesi in via di sviluppoâ.
âSono convinto che la dichiarazione presentata â spiega Patriciello â sia un ottimo punto di partenza per lâavvio di un processo che riconosca come diritto umano fondamentale per tutti i cittadini lâaccesso allâacqua ed ai servizi igienico-sanitari. La gestione delle risorse idriche â aggiunge lâeurodeputato forzista - è una sfida cruciale in cui lâUnione Europea deve giocare un ruolo da protagonista: abbiamo bisogno di una legislazione che da un lato imponga a tutti i governi dei Paesi membri di tutelare e garantire questo diritto e, dallâaltro, vieti che le risorse idriche possano essere considerate parte integrante del mercato unico alla stregua di prodotti e servizi.
Câè grande sensibilità e un consenso trasversale su questo tema: mi auguro che sia la Commissione che il Consiglio decidano di intraprendere quanto prima ogni azione necessaria a sostegno della dichiarazione che abbiamo presentato. In questo periodo di grande incertezza politica ed economica â conclude Patriciello â la UE deve avere il coraggio di proseguire con maggiore forza e convinzione sulla strada dellâintegrazione tra Stati: occorre allargare, e non restringere, la portata dei diritti per tutti i cittadiniâ.