âSono francamente preoccupato dal pressappochismo e la miopia con cui Renzi tratta le questioni europee. Un grande Paese come lâItalia, fondatore della Ue, dovrebbe avere un atteggiamento più responsabile e costruttivo, specie in un momento in cui sono in gioco interessi vitali per il futuro politico del continente. Weber ha ragione, così lâUnione rischia di perdere credibilità â.
Così Aldo Patriciello, eurodeputato e membro della Commissione industria, ricerca e energia al Parlamento europeo, sullo scontro in atto tra Roma e Bruxelles. Una diatriba â quella tra lâesecutivo italiano e la Commissione europea â che, nelle parole dellâeurodeputato azzurro, âindebolisce la leadership italiana allâinterno delle istituzioni europee, mettendoci sulla falsa riga di tutti quei movimenti populisti che sacrificano Bruxelles sullâaltare del proprio tornaconto elettoraleâ.
âInoltre, la nomina di un politico, quale è il vice ministro Carlo Calenda, come rappresentante dellâItalia a Bruxelles non fa che aumentare dubbi ed incertezze â spiega Patriciello. à il maldestro tentativo di accreditare una visione muscolare e partitica in sede europea: una lottizzazione in salsa Pd che poco ha a che fare con il tentativo di risolvere i problemi che affliggono la Ue in questo periodo storico. Nulla da ridire sulla professionalità e le capacità politiche e manageriali del vice ministro Calenda, ovviamenteâ.
âQuello che colpisce, però, â aggiunge lâeuroparlamentare molisano- è il fatto che si preferisca affidare i rapporti del nostro Paese con le istituzioni europee ad un esponente del Pd invece che delegare un così delicato compito al nostro corpo diplomatico. Così facendo, Renzi dimostra di preferire lâinteresse personale ed elettorale a quello generale: un errore già commesso allâepoca della nomina della Mogherini, oggi accusata paradossalmente dai suoi stessi colleghi di partito di fare gli interessi dellâUnione e non del Governo italianoâ.