Centro recupero tartarughe, un'eccellenza a livello internazionale

Buoni risultati per la struttura regionale diretta da Vincenzo Olivieri

redazione
08/01/2016
Territorio
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Il progetto 'NetCet', la rete per la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine nell'Adriatico, sta raggiungendo importanti obiettivi ed il Centro di Recupero e Riabilitazione 'Luigi Cagnolaro' di Pescara si sta sempre più distinguendo come un'eccellenza a livello internazionale.

Nel corso dell'ultimo periodo sono state recuperate, in seguito a spiaggiamenti, 158 tartarughe e 18 cetacei e nel bilancio è entrato a far parte anche il clamoroso episodio del settembre 2014 registrato sull'arenile di Punta Penna di Vasto, nel territorio della riserva naturale marina di Punta Aderci, nel quale coinvolti 7 capodogli (4 di essi furono salvati e riuscirono a riprendere il largo dopo un incredibile ed encomiabile impegno su base volontaria soprattutto).

In numero di 45, invece, sono le tartarughe ricoverate, molte delle quali in seguito rilasciate in mare, recuperate anche nella zona della costa vastese.

Il Centro è nato nell'ambito del progetto 'NetCet', finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Ipa Adriatico, che coinvolge Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Albania, Montenegro, Grecia e Serbia. A dirigere la struttura pescarese, che opera in diretto contatto anche con le Guardie Costiere del territorio, è Vincenzo Olivieri, presidente del Centro Studi Cetacei Onlus.    

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