Proiezione del documentario “Nero d’Italia” alla Villa Comunale di Vasto

Riflessioni sullo sviluppo sostenibile

Clara Di Lello
24/08/2015
Territorio
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Si è svolta ieri sera, alla Villa Comunale di Vasto, la proiezione del documentario “Nero d’Italia”.

Sullo schermo la storia di ciò che è successo in Basilicata a seguito delle trivellazioni petrolifere, assieme a testimonianze e dati che hanno fatto riflettere, creando un metro di paragone con ciò a cui si potrebbe arrivare con l’Ombrina. Di seguito sono saliti sul palco diversi ospiti, impegnati in prima persona nella battaglia contro l’approvazione del progetto petrolifero.

Con un intervento accorato e sentito, Lino Salvatorelli (Arci Vasto) ha aperto parlando del Parco Nazionale della Costa Teatina, argomento principale della serata, tirato in ballo anche dagli altri ospiti. Spesso, infatti, si è ribadita l’importanza di istituire le aree protette, sottolineando la necessità di informare la cittadinanza e le aree rurali coinvolte nel parco, per ottenere l’appoggio pieno del popolo, fondamentale affinché il Parco venga istituito.

E’ stato poi il turno di Fabrizia Arduini (referente energia per il WWF Abruzzo), che ha messo all’attenzione del pubblico le differenze sostanziali rilevate tra i risultati delle ricerche sull’inquinamento portate avanti dalle aziende petrolifere stesse, con quelli elaborati da gruppi di ricercatori esterni. Un intervento più tecnico, il suo, che con i dati alla mano ha esposto i rischi e le omissioni con cui il progetto Ombrina viene portato avanti.

Giuseppe Di Marco (segretario regionale Legambiente), Marco Marra (assessore all’Ambiente) ed Eduardo Grumelli (referente di Possibile), hanno dato voce alle difficoltà prettamente politiche riscontrate nell’opporsi alle trivellazioni, soffermandosi sugli slittamenti istituzionali nell’approvazione del Parco Nazionale della Costa Teatina e sulla necessità di affidarsi ad uno sviluppo sostenibile.

Si viene incitati a firmare per il referendum abrogativo, per l’abrogazione delle disposizioni dell’art. 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (‘Decreto sviluppo’). ma il banco è già gremito e molte firme vengono apposte. Lo slogan è: quattro temi, otto sì. Il tetto da raggiungere sono cinquecento mila firme, l’associazione Possibile, organizzatrice della serata assieme ad Emiliano Giattini, è ottimista.

Per chi non ha potuto partecipare all’incontro, sarà possibile firmare nella segreteria generale del Comune di Vasto ed in altri centocinquanta comuni Abruzzesi.

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