Dalla riva del mare di Punta Penna a Monte Amaro: l'avventura del Cai di Vasto

Trekking di 90 chilometri in tre giorni, da zero a tremila metri, per un appassionato gruppo

redazione
07/07/2015
Territorio
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Dalla riva del mare alla cima della Majella in tre giorni, dopo circa 90 km di trekking: un'esperienza esaltante e da ricordare per un affiatato ed appassionato gruppo di escursionisti della sezione vastese del Cai, il Club Alpino Italiano.

Un percorso suggestivo quello affrontato, a partire dalle dune della spiaggia di Punta Penna – nella riserva naturale marina di Punta Aderci – per arrivare ad una delle vette più alte di tutto l'Appennino, Monte Amaro (a quota 2.797 metri di altezza) per poi ridiscendere sul versante occidentale della Majella fino a Passo San Leonardo.

“Una sfida per gambe e animo, ma anche e soprattutto un modo per stare insieme e vivere nel cammino i valori che accomunano i soci di un'associazione, il Club Alpino Italiano, con i suoi 152 anni di storia”, hanno sottolineato i protagonisti, per i quali hanno giocato un ruolo decisivo nella tre giorni di percorso “la tenacia, la pazienza, la conoscenza ed al tempo stesso la valorizzazione delle bellezze e delle risorse del territorio ed anche la voglia di misurarsi con i propri limiti, mettendosi anche in gioco con la tradizionale umiltà tipica di chi va in montagna”.

I 'tesori' di Punta Aderci all'inizio del cammino, tra spiaggia, promontori e trabocchi, poi l'ambiente del fiume Sangro, addentrandosi all'interno. A seguire le colline ai piedi della Majella e le spettacolari gole di Fara San Martino, dopo aver attraversato anche caratteristici centri storici. Infine, il sentiero con il più alto dislivello di tutto l’Appennino, fino a giungere sulla cima del Monte Amaro.

“Un fantastico e spettacolare percorso dal mare alla montagna - hanno sottolineato gli organizzatori - in un territorio scrigno di biodiversità da valorizzare e conservare”. E, a conclusione dell'”avventura”, non è mancato un incisivo motto: “Camminare per conoscere, conoscere per apprezzare, apprezzare per proteggere”.

Foto di Pierluigi Valerio

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