Si apre la corsa per la successione di Zavattaro alla guida della Asl Lanciano-Vasto-Chieti

Il manager è dimissionario e critico nei confronti del presidente D'Alfonso

redazione
15/05/2015
Territorio
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La corsa per la successione del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, è ufficialmente aperta.

Nei giorni scorsi l'intenzione del manager di 'mollare' era stata soltanto 'sussurrata', stavolta, invece, sono le sue stesse parole, pronunciate al cospetto di una settantina tra medici e dirigenti riuniti nella sede di Chieti, a dare contezza alla decisione di lasciare la guida dell'azienda sanitaria unica su base provinciale.

Le dimissioni non sono ancora 'nero su bianco' perché in ballo c'è ancora una serie di adempimenti formali, ma quanto dichiarato da Zavattaro non lascia troppi margini ad eventuali ripensamenti e passi indietro.

“Ho deciso di andare via – ha detto -. Ho imboccato questa strada, anche se la data non è stata ancora ufficializzata. Credo, comunque, che aspetterò la metà di giugno prima di lasciare definitivamente la Asl”.

Zavattaro, 58 anni, è dal 2010 al vertice dell'azienda sanitaria del territorio, nominato dalla Giunta regionale di centrodestra presieduta da Gianni Chiodi. La sua decisione arriva al culmine di un rapporto con l'attuale governo regionale di centrosinistra targato Luciano D'Alfonso caratterizzato da grandi e piccoli segnali di insofferenza reciproca. Tensioni ed attriti che sono stati anche ben 'percepiti' nel corso della recente inaugurazione, a Chieti, del nuovo Polo cardiochirurgico dove si è particolarmente notata la 'distanza' tra i due.

Ancora Zavattaro: “Non ci sono più le condizioni per restare alla guida della Asl. In più occasioni ho recepito segnali chiari e forti dalla Giunta regionale sulla volontà di procedere a un 'cambiamento' e quando il rapporto fiduciario tra ente e dipendente viene meno non c’è altro da fare che prenderne atto e ritirarsi lasciando spazio ad altri”. Il suo mandato, dopo il rinnovo del 2013, scadrebbe nel 2018, ma la fine sarà dunque anticipata. Non manca, poi, qualche 'stilettata' all'indirizzo del presidente D'Alfonso: “E' evidente la sua volontà di voler gestire direttamente, attraverso i suoi uomini, l’azienda sanitaria più importante della regione Abruzzo”.

Più volte sulla 'graticola', in un periodo decisamente complicato per la sanità sul territorio contraddistinto da numerosi tagli e voci polemiche nei confronti del suo operato levatesi specialmente da Vasto, Lanciano, Atessa e dai centri dell'entroterra, Zavattaro si accinge a 'salutare' senza troppi rimpianti. “Tutto quello che potevo fare l’ho fatto. Anche se mi rendo conto che forse fare non basta mai. Posso dire – rimarca poi con orgoglio - che è stato fatto un lavoro straordinario. Abbiamo cambiato volto alla sanità pubblica adeguandola alle esigenze dei cittadini”.

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