Rete adriatica da potenziare, Aiuto chiede concretezza alle Ferrovie dello Stato

Tratta Ancona-Bari, stazione di Vasto-San Salvo e linea molisana sotto la lente dell'europarlamentare M5S

redazione
17/04/2015
Territorio
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Si rivolge ai vertici delle Ferrovie dello Stato (nello specifico all'ad Michele Elia), al neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio, ai presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, Luciano D'Alfonso, Gian Mario Spacca, Paolo Di Laura Frattura e Nichi Vendola, l'europarlamentare vastese del Movimento 5 Stelle Daniela Aiuto.

Oggetto della lettera aperta le problematiche del servizio di trasporto ferroviario lungo la direttrice Adriatica.

Premessa dell'intervento la risorsa turismo, “una delle maggiori di cui il nostro Paese gode grazie alla presenza di meravigliosi paesaggi, di siti culturali e archeologici, di incantevoli itinerari unici al mondo e di incredibili beni artistici e storici”. Tuttavia, sottolinea, questo patrimonio non viene valorizzato per quanto meriterebbe “oltre che per una scarsa ricettività delle nostre strutture, anche e soprattutto per una grave carenza di infrastrutture e di servizi”.

Ecco, dunque, l'evidenza marcata sul trasporto ferroviario, in particolare nella tratta Ancona-Bari, e con incisiva attenzione alla realtà abruzzese.

“Tale tratta – scrive Daniela Aiuto - finora è stata dimenticata dai vari governi nazionali e regionali succedutisi a differenza dell'opposto versante tirrenico per il quale si sono operati maggiori potenziamenti e investimenti. Mi preme evidenziare come l'esclusione della tratta Ancona–Bari dal corridoio europeo Ten-T scandinavo-mediterraneo penalizzi fortemente lo sviluppo del territorio, delle imprese e più in generale del turismo, creando così un grave danno all'economia locale. I vantaggi che deriverebbero da un potenziamento dell'alta velocità sul tratto ferroviario e da un servizio più capillare avrebbero ricadute positive, soprattutto se accompagnati da una pianificazione efficiente dei trasporti per i periodi estivi in cui si riscontrano maggiori flussi turistici”.

Fari puntati, a titolo esemplificativo, sulla stazione di Vasto–San Salvo â€œche pur essendo attraversata da treni veloci non prevede alcuna fermata costringendo così i cittadini a doversi recare a Termoli o a Pescara con grave aggravio per la nostra mobilità”. Altre problematiche, poi: “Mi riferisco ai vincoli posti dal Ministero sul progetto di raddoppio proposto da Rfi per i lotti Termoli-Campomarino, Campomarino-Ripalta, Ripalta-Lesina, per cui da un anno a questa parte non si vedono progressi e passi avanti per il potenziamento. Ritengo – rimarca - che il dialogo tra il Gruppo Ferrovie dello Stato e le Istituzioni debba intensificarsi e dovrebbe avere come obiettivo principale il potenziamento della tratta adriatica risolvendo i nodi e i problemi tuttora irrisolti”.

Con la lettera, chiarisce l'europarlamentare del M5S, si sollecita la pianificazione di “una serie di azioni per il miglioramento delle infrastrutture e per l'erogazione di servizi di qualità in favore della collettività” attraverso l'alta velocità sul percorso Ancona-Bari, la garanzia di un servizio “che preveda soste dei treni ad alta velocità anche in quelle stazioni ad alta rilevanza turistica, come ad esempio Vasto–San Salvo durante la stagione turistica” puntando ad un miglioramento complessivo in quella che è la Macroregione Adriatico-Jonica. Chiesto, infine, anche il 'via libera' per lo svolgimento “di attività commerciali tramite regolare bando di gara nell'assegnazione delle stazioni in disuso”.

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