il santo del giorno: San Leonardo Murialdo (detto Nadino)

“La voce dell’operaio “ che dà avvio al primo ufficio di collocamento

Maria Napolitano
30/03/2015
Attualità
Condividi su:

Nadino era un uomo che sapeva guardare con occhi creativi le necessità di una particolare categoria dei suoi compaesani: quella degli operai. Era un epoca caratterizzata da sfruttamento e assenza di sindacati. Con questo occhi è stato capace di creare delle istituzioni per migliorare la loro vita umana. È come dire lui “pensava a sfamare” i suoi simili nel bisogno materiale e la loro conversione a Gesù era una semplice conseguenza.
Egli è l’uomo che ha inventato l’ufficio di collocamento, è questa una istituzione che tutt’oggi esiste e riveste un ruolo istituzionale non sempre valorizzato. Essa se ben organizzata può dare tantissimo ad una comunità. Forse si dovrebbe tornare allo spirito con cui questo è stato avviato.
Un’attività intensa come quella del Murialdo trovava forza nella preghiera e nella consapevolezza di essere amati da Dio. Scrisse: “l’uomo che prega è il più potente del mondo”,“la preghiera è l'anima e la forza dell'uomo. Sia fatta con umiltà, confidenza, perseveranza. Non basta, però, pregare, bisogna pregare bene, cioè con il cuore”. Fu grande devoto della Madonna: “Maria, Madre nostra, è la più amante, la più affettuosa delle madri. È madre di Dio, quindi ottiene tutto. È madre nostra, quindi non ci nega niente. È madre di misericordia: gettiamoci nelle sue braccia”.


Leonardo nasce a Torino il 26 ottobre 1828 in una famiglia benestante con  nove figli. Gli venne a mancare il padre all’età di 5 anni. 
Nel 1836 entrò nel Collegio di Savona dove frequenta le scuole elementari, medie e superiori.
Dopo la laurea in in teologia, il 20 settembre 1851, nella chiesa della Visitazione, viene ordinato sacerdote.
Nell’ottobre del 1852 inizia l’attività di insegnante di religione, direttore spirituale e confessore delle allieve dell’Istituto delle Fedeli Compagne. Il 26 luglio 1857 assume, per incarico di don Bosco, la direzione dell’Oratorio San Luigi a Porta Nuova. Il 30 settembre è a Parigi e trascorre un intero anno scolastico nel Seminario di San Sulpizio; nell’estate del 1886 visita e studia da vicino i “Patronages” e le “Oeuvres de Jenesse” di Parigi ed alcune opere educative cattoliche e protestanti di Londra.
Il 13 novembre 1866 rientra a Torino e accetta la direzione del Collegio degli Artigianelli, sull’orlo del crollo economico.
Il 24 marzo 1867 dà inizio alla Confraternita di San Giuseppe tra gli insegnanti, gli istruttori, gli educatori degliArtigianelli (è il primo passo verso la fondazione della Congregazione dei Giuseppini). Il 15 dicembre 1869 invia al governo Lanza - Sella una petizione per una legislazione normativa del lavoro dei fanciulli e delle donne nelle fabbriche.
Il 29 giugno 1871 fonda l’Unione Operaia Cattolica.
Il 19 marzo 1873 fonda la “Congregazione di San Giuseppe”, istituto ecclesiastico - laico con lo scopo di “educare con la pietà e con l’istruzione culturale e tecnica i giovani poveri, orfani o abbandonati o bisognosi di emendazione”.
Nel giugno del 1876 dà inizio al giornale “La voce dell’operaio” (è il primo giornale cattolico in Italia per gli operai); nel novembre del 1876 dà avvio a Torino al primo ufficio di collocamento al lavoro per operai disoccupati; il 7 aprile 1878 istituisce il “Giardino festivo per gli operai”, oggi chiamato prosaicamente “dopolavoro”; il 15 luglio 1878 dà inizio in Vanchiglia alla Casa-Famiglia per giovani operai (la prima in Italia); nell’ottobre del 1879 propone, nell’ambito delle società operaie e cattoliche, l’istituzione d’una cassa pensioni e previdenza per vecchi inabili e infortunati sul lavoro: si realizzerà nel 1888.
Nel febbraio del 1880 promuove l’“Opera dei catechismi serali per giovani operai” (dieci anni dopo avevano frequentato tali catechismi 14 mila giovani e vent’anni dopo 35 mila); nell’ottobre del 1880 apre la Casa-Famiglia per giovani studenti delle scuole superiori e dell’università; il 21 maggio 1881 apre l’Istituto Educativo San Giuseppe in Volvera per allievi sacerdoti e maestri Giuseppini; il 20 settembre 1881 dà inizio a Rivoli Torinese alNoviziato della Congregazione di San Giuseppe; l’8 agosto 1883 primo passo dei Giuseppini fuori dal Piemonte con la fondazione del Patronato Pio IX di Venezia.
Il 1º gennaio 1884 fonda il bollettino “La buona stampa” che dirige, ed i comitati femminili per la buona stampa; nel giugno del 1884 istituisce i primi “Comitati elettorali operai cattolici”; il 6 ottobre 1889 apre il Patronato Sacra Famiglia a Oderzo (Treviso), che sarà dopo qualche anno il Collegio Brandolini Rota; il 30 settembre 1890 apre a Vicenza il Patronato Leone XIII e scrive il suo testamento spirituale che arricchisce negli anni successivi; il 16 novembre 1891 la Congregazione del Murialdo prende la direzione del Patronato San Giuseppe di Bassano del Grappa (Vicenza).
Il 24 aprile 1893, dopo grave e lunga malattia guarisce miracolosamente per intercessione di don Bosco; il 15 ottobre 1897 un grave disastro economico minaccia il Collegio degli Artigianelli; il 18 marzo 1899 un cospicuo legato, lasciato dal conte Alessandro Roero di Guarene, pone fine alla croce dei debiti che pesava sulle spalle del Murialdo fin dal 1866; il 17 luglio 1899 apre a Modena l’Istituto Sacro Cuore.
Muore nel capoluogo piemontese, colpito dalla polmonite, il 30 marzo 1900. Viene beatificato da Paolo VI nel 1963 e canonizzato nel 1970.

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: