Rito vastese dei Sepolcri, tanta gente nonostante il maltempo

Tradizione sempre cara alla comunità locale

18/04/2014
Tradizioni
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Nonostante le condizioni meteo avverse ed il freddo pungente, tanta gente ha partecipato al tradizionale giro nelle chiese per la visita dei “sepolcri”.

Al termine della messa in Coena Domini, che ha segnato l’inizio del Triduo Pasquale, le ostie consacrate non sono state riposte nel tabernacolo ma al centro del cosiddetto “Altare della Reposizione”, tradizionalmente chiamato “sepolcro”.

Come ogni anno, gli altari preparati offrono momenti di meditazione e di preghiera, ponendo al centro della scena Gesù, attraverso la realizzazione di scenografie ben curate e suggestive dove primeggiano i simboli cari alla tradizione cristiana quali il grano o il pane, l’acqua, il vino e tanti fiori quasi a ricreare l’orto degli ulivi che simboleggia le ultime ore di vita del figlio di Dio prima di essere arrestato.

La tradizione vuole che siano dispari le chiese da visitare durante il Giovedì Santo e nella mattinata del giorno successivo, da un minimo di tre ad un massimo di sette, o comunque di numero dispari.

LIno Spadaccini (NoiVastesi)

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