Tanta partecipazione, come da tradizione, per la solenne celebrazione solenne in onore della Festa della Sacra Spina a Vasto. A presiederla l'arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, che ha poi portato la sacra reliquia in processione, per le vie del centro storico.
Si è ripetuto, nel segno della profonda devozione, uno dei riti religiosi maggiormente sentiti e cari alla tradizione vastese.
Con il vescovo Forte e diversi sacerdoti vastesi, presenti il parroco ed il parroco emerito di Santa Maria Maggiore, don Domenico Spagnoli e don Decio D'Angelo ed altri sacerdoti del clero vastese, c'erano diverse Confraternite d'Abruzzo, al fianco della locale Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone oltre alle altre di Vasto.
Monsignor Forte ha incentrato le sue riflessioni sul tema del dolore. âFino a che punto siamo attenti al dolore dellâuomo, al dolore degli altri, al dolore che ci circonda? I nostri occhi - ha aggiunto - non si chiudono troppo facilmente di fronte alle lacrime dei sofferenti, al loro grido di dolore, al loro bisogno di aiuto. Il dolore rappresenta un grande mistero e la parola di Dio di aiuta a comprendere il dolore, a riconoscere la dignità del sofferente ed aprire il nostro orecchio per rivolgere parole di conforto allo sfiduciatoâ.
Sempre suggestivo ed intenso, poi, il canto dell'"Ave Spina", intonato dal coro femminile e da quello maschile dei componenti della Confraternita della Sacra Spina che hanno accompagnato la tradizionale processione per le vie del borgo antico con ritorno a Santa Maria Maggiore poco dopo le 20. E quest'anno, a differenza degli anni passati, l'uscita della processione è avvenuta ancora con le luci del giorno, con il rientro al tramonto.
E' stato il parroco di Santa Maria Maggiore, don Domenico Spagnoli, a riporre la reliquia nella teca nell'altare di destra (dall'ingresso dalla chiesa) a conclusione della celebrazione religiosa.