Si pianificano nuove piste ciclabili a Vasto, ma intanto per le esistenti ci vorrebbe già una massiccia âcuraâ a livello di manutenzioni ed adeguamenti.
Sabato pomeriggio, nel corso di un convegno a Palazzo dâAvalos, i riflettori sono stati puntati sul percorso ciclopedonale che verrà realizzato nella riserva naturale di Punta Aderci, nellâambito del progetto della Via Verde della Costa Teatina, per un investimento previsto di oltre 2 milioni di euro (per 300.000 a carico del Comune, il resto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico). Bello, ambizioso e legittimo.
Però un poâ di attenzione, crediamo, andrebbe riservata anche a quelle piste già realizzate e per le quali sono tanti i problemi che si registrano.
Tralasciando il percorso Vallone Lebba, ormai finito nel più assoluto degrado e dimenticatoio, un trattamento migliore dovrebbe essere garantito alla pista di Vasto Marina, da più parti definita âfiore allâocchielloâ della riviera, ma nei fatti bisognosa di significativi interventi migliorativi.
A moâ di esempio ecco il primo tratto che si insinua in direzione del caratteristico e prezioso ambiente dunale dal lungomare Duca degli Abruzzi. La passerella in legno che conduce al tratto poi in asfalto si presenta in parte sconnessa e non senza insidie per le bici in transito. Traversine di legno ormai marce in alcuni punti e sistemazioni relative che non sembrano più rinviabili.
Si prova a âvolare altoâ, insomma, pensando a progetti di grande respiro e condivisibili, sarebbe pure il caso, però, di guardare un poâ più a terra e ripristinare condizioni di normalità e decenza dove un lavoro già importante è stato portato a compimento.