Sarà l'Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dellâAmbiente) a dire cosa ha colorato di nero le acque del fiume Treste.
A lanciare lâallarme ieri pomeriggio sono stati i volontari del comitato provinciale dellâArci Pesca Fisa durante la vigilanza ambientale sul territorio.
Lâacqua del fiume â lo stesso della piena di un mese e mezzo fa â da qualche giorno è scura, i ciottoli del letto e delle sponde sono macchiati.
Un fenomeno che non sembrerebbe naturale e intorno al quale ci sono già i primi sospetti. Gli uomini dellâArci Pesca, tra cui il presidente Giuseppe Zappetti, hanno individuato alcuni tubi improvvisati che scendono da una collina in territorio di Cupello. Adagiati nel letto di un piccolo affluente in fondo a un fossato, passano sotto il ponticello della fondovalle Treste per poi terminare sulla sponda del Treste in territorio di Fresagrandinaria a un centinaio di metri dal santuario di SantâAntonio (località Guardiola).
La scoperta è avvenuta poco prima del tramonto, lâoscurità e gli smottamenti di inizio dicembre non hanno permesso di raggiungere lo sbocco dei tubi. Prima che scendesse la notte sono arrivati i tecnici dellâArta che hanno effettuato due campionamenti. Il primo in territorio di Lentella, sotto il ponte della provinciale, dove lâacqua è scura; il secondo in prossimità della passerella di Fresagrandinaria ripristinata da poco dove il fenomeno è assente. I tubi sospetti si trovano in un intermedio tra i due punti.
La colorazione nerastra del Treste è ancor più evidente qualche chilometro più a sud. In territorio di Lentella, nel punto di confluenza nel Trigno, la differenza di colore delle acque dei due fiumi è ben evidente e risalta allâocchio.
In attesa di una risposta dallâArta, si pensa che dietro possano esserci allevamenti intensivi di bestiame o frantoi. Non sarebbe la prima volta.