Il mito di Johnny Cash rivive all'interno della Casa di Lavoro/Circondariale di Vasto

Sabato il concerto della band pescarese Highway 61

a cura della redazione
12/12/2013
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La Casa di Lavoro con annessa Sezione Circondariale di Vasto, sabato 14 dicembre alle ore 15.30, presso la Sala Teatro, ospiterà la band pescarese Highway 61, che ripropone la musica del re del country rock Johnny Cash, morto nel settembre del 2003.

Tale evento, che fa seguito a precedenti iniziative, ultima delle quali concretizzatasi sabato scorso con l'esibizione della Corale vastese Warm Up del maestro Alessandro Bronzo che ha suscitato apprezzamento in una platea partecipe ed emozionata, "si colloca - viene evidenziato in una nota - nell’ambito delle attività educative volte ad assicurare la finalità di reinserimento perseguita dall’Amministrazione Penitenziaria".

La band proporrà ai detenuti/internati un percorso di canzoni e di letture dell’artista americano che fu protagonista dello storico concerto nella Folsom Prison in California, nel lontano gennaio del 1968. Nell’occasione saranno protagonisti gli stessi detenuti ed internati che avranno cura di leggere le traduzioni delle canzoni e di raccontare le vicende umane dell’artista. 

L’evento è stato accolto con entusiasmo dal direttore della struttura Massimo Di Rienzo, dal comandante della Polizia Penitenziaria Vincenzo Abbondante e dall’Area Educativa con il coordinamento dell’iniziativa da parte del funzionario giuridico pedagogico Lucio Di Blasio, "anche per la necessità di includere il carcere dentro la città - sottolinea quest'ultimo - attraverso politiche sociali attive, attraverso la definizione di un percorso di produzione culturale che metta l’Istituto penitenziario  al centro di un contesto in cui si produce cultura e si fa spettacolo al pari di altre esperienze promosse sul territorio. In un contesto particolare come il carcere tali attività potranno, inoltre, dare ai detenuti/internati l’opportunità di riscoprire dentro di sé un modo di pensare divergente e creativo rispetto agli stereotipi della loro cultura. Ulteriore opportunità di integrazione e riflessione - conclude Di Blasio - per dare un senso positivo alla pena, costruendo un percorso di confronto e progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita quotidiana e alla prospettiva di uscita e ritorno nella comunità".

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