Tares a Vasto e 'battaglia' a suon di comunicati tra Menna (IdV) e Rifondazione

Replica al consigliere provinciale della segretaria Perrone Capano e successiva controreplica

riceviamo e pubblichiamo
17/10/2013
Attualità
Condividi su:

Riceviamo e pubblichiamo da Maria Perrone Capano, segretaria del Circolo Petrocelli di Rifondazione Comunista di Vasto, una replica ad una recente nota di Eliana Menna, consigliere provinciale dell'Italia dei Valori a riguardo della Tares a Vasto (qui l'articolo).

A chiunque voglia sapere quando un soggetto politico che ha poco da dire ha avviato la sua campagna elettorale, basta notare quando questo dà avvio a comunicati senza senso. Abbiamo così potuto constatare che la consigliera provinciale dell’Idv, Eliana Menna ha avviato la sua personale campagna elettorale. Non è ben chiaro in quale ruolo intervenga sulla questione Tares a Vasto. E a dire il vero, pure il fatto che l’oggetto della sua ultima nota sia il Prc di Vasto è solo intuibile, visto che la consigliera dice la sua per sottintesi, senza mai citare il Prc.

Noi, che non cerchiamo una gratificazione nella retorica ma perseguendo una pratica politica utile alla cittadinanza, ci vediamo costretti a far notare che la consigliera provinciale Eliana Menna ha perso un’occasione per evitare figuracce.

In merito alla Tares, l’accusa che Eliana Menna ci rivolge è quella di non dare le dovute responsabilità (che non è sinonimo di colpa) al Comune di Vasto. Probabilmente la consigliera dell’Idv non ha letto né il volantino che abbiamo distribuito lo scorso sabato, né la nostra nota stampa dello stesso giorno. In entrambi i casi, infatti, abbiamo chiamato in causa il Comune di Vasto in maniera netta: sia sollecitando una modulazione delle tariffe per rendere la Tares la meno iniqua possibile (e su questo punto abbiamo avanzato proposte nei luoghi preposti, ma questo la consigliera Menna non lo sa), sia affermando la necessità, secondo noi, che il Comune si unisca alla protesta contro la Tares già avviata da altri Comuni italiani. Evidentemente informata male, Eliana Menna ci sollecita perciò a fare ciò che già stiamo facendo.
E così, anche il supposto paradosso evidenziato da Eliana Menna, secondo la quale saremmo un partito che sta in amministrazione ma non si prende la responsabilità delle scelte politiche, cade miseramente nel vuoto. Cadendo così, la Menna, nella sua seconda figuraccia.

Ad un’altra brutta figura la consigliera Menna si espone (e fanno tre in un solo comunicato, francamente troppe per chiunque!) quando ci sollecita a trovare "delle voci di bilancio con cui compensare il sicuro (ormai da tempo) aumento del tributo comunale". Occorre far notare alla consigliera Menna (chi invece ha letto il nostro comunicato ed il nostro volantino già lo sa), che la Tares, pur essendo un tributo comunale, è stato imposto dal governo Monti e confermato da quello Letta. Ed il governo ha imposto ai Comuni che con la Tares si copra il 100% del costo del servizio di smaltimento rifiuti ed altri servizi cosiddetti ‘indivisibili’, quali illuminazione pubblica e manutenzione delle strade. In altre parole, i cittadini dovranno pagare completamente quei servizi ed il Comune non può trovare soldi da altre voci di bilancio. È per questo che la soluzione che la consigliera Menna ci consiglia non è praticabile. Le uniche strade percorribili sono le due già menzionate e da noi proposte: modulazione delle tariffe più equa possibile e ribellione del Comune contro la Tares.

Tutto il resto è retorica buona per avere un’attenzione mediatica, utile solo ad avviare una campagna elettorale con un po’ di anticipo. A patto di non spararle grosse.

LA CONTROREPLICA DI MENNA - Il gruppo di Rifondazione fa confusione al solo fine attaccarmi personalmente. Di quale campagna elettorale parlano?! Quelli che distribuiscono volantini per dire che la Tares è “cattiva” sono loro, nonostante siano sempre loro poi ad approvarla al Comune di Vasto. Quando si fa parte della maggioranza e si deve “chiamare in causa il Comune” si convocano le riunioni, si prendono decisioni e le si applicano, non si fanno le “chiamate” dalla piazza, quelle le dovrebbe fare casomai l’opposizione. Evidentemente rifondazione ha un qualche imbarazzo a partecipare a questa maggioranza di centro-sinistra oppure è politicamente poco considerata da dover ricorrere ai volantini! La mia dichiarazione era di natura tecnica: è stata fatta una previsione sull’aumento della Tares ed ho evidenziato che non era corretta poiché basata solo su alcuni elementi; è stata fatta una richiesta (“con i volantini!”) di modulazione della Tares ed ho evidenziato che con il D.L. 102 del 31 agosto 2013 il Governo aveva cambiato i criteri per il calcolo della tariffa.

Ho suggerito, poi, in merito alle ulteriori riduzioni ed esenzioni di tariffa, la strada della compensazione con altre voci di bilancio specificando che con il D.L. 102/2013 è stata abrogata la norma che prevedeva tale modalità ma che contestualmente ne è stata introdotta una di contenuto analogo.

Quindi, chi è che fa campagna elettorale?

Tutte queste cose l’Italia dei valori le avrebbe dette in maggioranza se fosse stata coinvolta ma a loro forse interessa più fare volantinaggio e mettere le mani avanti dicendo che la colpa non è loro. Tra l’altro non è corretto dire a che titolo parla l’Italia dei Valori visto che ha contribuito con l’8% a far vincere il centro-sinistra. Nel mio comunicato non avevo citato rifondazione proprio per non aprire un confronto pubblico inutile, anche perché è evidente che non accettano suggerimenti, neanche per arrivare alla soluzione migliore. Ad ogni buon conto, vedremo cosa farà il Governo sulla Trise e se entrerà mai in vigore in luogo della Tares.

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: