Nomine Pulchra, Progetto per Vasto procede con il ricorso al Tar

I trasferimenti al servizio società partecipate non risolverebbero l’incompatibilità

Camilla Corradini
26/07/2013
Attualità
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Continua a tenere banco la querelle relativa alle nomine del Consiglio d’Amministrazione della Pulchra Ambiente spa, la società a capitale misto pubblico-privato che si occupa del servizio d'igiene urbana: Progetto per Vasto ha infatti deciso di procedere con l’iscrizione a ruolo del ricorso al Tar, prima solo notificato alle parti, in cui si denuncia la presunta incompatibilità dei due componenti incaricati dal Comune, Alfonso Mercogliano e Simona Di Mascio, e si chiede di annullarne le nomine.

Oggi in conferenza stampa Massimo Desiati e Valerio Ruggieri hanno spiegato questo nuovo passaggio, ricordando che prima di arrivare a tale azione avevano proceduto con un’interrogazione, un’interpellanza e una mozione. Desiati ha precisato poi di esser stato convocato dal sindaco Luciano Lapenna per un incontro informale il 19 luglio, per risolvere la questione in modo politico. In quell’occasione aveva chiesto di dichiarare giusti i rilievi di Progetto per Vasto, convocare un’assemblea della Pulchra per procedere a nuove nomine e inserire la loro mozione all’ordine del Consiglio comunale.

Un colloquio a “tinte fosche”, secondo l’esponente di Progetto per Vasto, poiché il sindaco aveva preso tempo, poi il sabato notte ha proceduto in fretta in furia a sollevare Mercogliano dall’incarico di direzione del servizio Società partecipate, dandolo ad Enzo Marcello, e ha sottratto la responsabilità dello stesso servizio alla Di Mascio. Trasferimenti che non risolverebbero il problema di incompatibilità: “Mercogliano è dirigente del primo settore servizio Amministrazione e finanza e Di Mascio è istruttore direttivo contabile. Redigono il bilancio del Comune quindi anche quello della Pulchra. In pratica la gestione della società pubblico-privata è stata affidata a coloro che sono chiamati a vigilare, quali dipendenti pubblici e con funzioni apicali, sulla correttezza degli atti amministrativi della società. Sono al tempo stesso controllori e controllati”.

Secondo Progetto per Vasto la decisione del sindaco di rimuovere i due membri del Cda della Pulchra dal servizio società partecipata sarebbe la dimostrazione che le loro contestazioni sono esatte e questo farebbe registrare un punto a loro favore. Un’azione fatta, a loro dire, pensando che sarebbe stata sufficiente per risolvere il problema dell’incompatibilità, che invece resta tale e per questo hanno deciso di procedere con l’iscrizione a ruolo del ricorso. 
Anche sul servizio Società partecipate sollevano perplessità: “In pratica il Comune ha solo una partecipata, la Pulchra, l’altra sarebbe la Farmacia comunale ma è tutta dell’ente pubblico, a cosa serve quindi un ufficio preposto per il rapporto con le partecipate quando ce n’è una sola? È solo un escamotage per mantenere Mercogliano e Di Mascio nelle posizioni di controllo”.
Secondo Desiati e Ruggieri c’è un’insistenza nel conferire gli incarichi a Di Mascio e soprattutto a Mercogliano che il sindaco dovrebbe spiegare.

Progetto per Vasto sottolinea anche un altro problema: il mancato rispetto delle norme nella scelta dei due rappresentanti comunali del Cda in quanto Lapenna non avrebbe coinvolto il Consiglio comunale e i capigruppo: “mancano le motivazioni a proposito delle capacità dei designati, non c’è stata la comunicazione al Consiglio, non sono stati consultati i capigruppo”. Secondo Desiati è un atto fatto in “eccesso di potere”.  Inoltre aggiunge: “Il socio di minoranza della Pulchra svolge, per proprio conto come Sipa, attività parzialmente identiche a quelle della partecipata, è quindi importante che i rapporti nella società pubblico-privata tra soci di maggioranza e minoranza siano ispirati al massimo rispetto delle regole”.

Infine, puntualizza, se il Tar annullasse le nomine come da loro richiesto, anche i relativi atti del Cda della Pulchra sarebbe a quel punto nulli.

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