Ripercorrere la storia, ricordare aneddoti e ritrovarsi dopo anni, cresciuti, cambiati, con tante esperienze alle spalle e diversi successi, ma tutti legati a quella scuola che è stata per molti come una seconda famiglia: così è cominciata questa mattina la due giorni per celebrare i 50 anni dalla fondazione dellâIstituto dâistruzione superiore Enrico Mattei.
Al cinema corso si sono ritrovati alunni e docenti di oggi e di ieri in un convegno che è stato lâoccasione per sottolineare la validità della scuola e i cambiamenti subiti. Dopo il benvenuto del preside Rocco Ciafarone, lâincontro ha preso il via con i saluti di Graziano Marcovecchio della Pilkington, che ha letto un messaggio di Paolo Scaroni, A.d. dellâEni che ha fatto una donazione, e del presidente dei Periti industriali di Chieti Vincenzo Angeloni. La parola è poi passata a Nicola DâAdamo, ex allievo che ha ripercorso le tappe fondamentali dalla fondazione: dallâavvio come sede distaccata del Savoia di Chieti nel 1962 al boom dâiscrizioni lâanno successivo, passando per lâintestazione nel â68 a Mattei fino a oggi.
A ricordare il passato anche Fernando Fiore: âDopo la laurea ho iniziato a insegnare allâIti, era un incarico provvisorio di due mesi, ci son rimasto tutta la vita, prima come docente poi come preside e ora come preside emeritoâ, racconta emozionato. âI successi di tanti studenti diplomati qui hanno dimostrato che non siamo mai stati una scuola di ripiegoâ. Non mancano vecchi episodi che restituiscono lâatmosfera del Mattei: âQuando la sede era a Vasto Marina i docenti in pausa andavano a pescare i cannolicchiâ, âfacevamo i collegi docenti degustando la pastiera napoletanaâ e âcâerano gli incontri di calcio tra professori e alunni con squadre misteâ. Per concludere con un abbraccio simbolico: âLâIti è sempre stata una grande famiglia con un forte senso di appartenenzaâ. Messaggio ribadito anche durante il commosso intervento del vicepreside Nicola DâAlessandro, che con gli occhi lucidi ha ripercorso diversi momenti del Mattei con tanto di foto storiche.
A inserire la scuola nel contesto degli anni in cui è nata ci ha pensato Costantino Felice, dellâUniversità di Chieti, che ha sottolineato come Vasto, con il suo sviluppo, fu unâeccezione alla teoria secondo la quale le politiche nel mezzogiorno non avevano prodotto alcun risultato.
Dopo una serie dâinterventi sulle specializzazioni dellâIstituto è stata la volta di alcuni ex alunni, che hanno spiegato come con le basi dellâIti abbiano percorso strade diverse e raggiunto importanti traguardi. Come Marco DâAscenzo, diplomatosi nel 2002, che dopo la laurea ha lavorato come progettista per la scuderia Toro rosso e poi è passato alla Lotus. âHo realizzato un sogno, quello di andare in formula uno in Inghilterraâ. Hanno poi preso la parola Nicola Valentini, presidente della Bcc, Sergio Rusi professore e ricercatore allâUniversità di Chieti, Ferdinando Di Vito, direttore sanitario allâospedale di Ortona, Pierpaolo Menna, farmacologo al campus biomedico del Policlinico di Roma, Francescopaolo Sorgente della Flovetro e Francesca Forgione, che dopo la laurea in ingegneria è entrata in Saipem, controllata dellâEni. Tra gli ex studenti anche Gianluca Castaldi, attuale senatore per il Movimento Cinque Stelle, che ripercorrendo i diversi lavori fatti ha sottolineato come lâIti dia una âformazione utile ad inserirsi in diversi campiâ. Tra coloro che hanno raccontato la propria esperienza anche Renato De Ficis di Studioware. Qualcuno non ha potuto esser presente, ma ha mandato un contributo video come Domenico DâAnnunzio, musicista, e Francesco Evangelista, campione olimpionico di chimica.
Le iniziative per i 50 anni proseguiranno nel pomeriggio con un convegno a Palazzo dâAvalos: âIl Mattei e⦠prospettive futureâ. Saranno premiati anche i dipendenti con oltre 25 anni di servizio.
Domani a partire dalle 9 il grande raduno degli ex allievi in piazza Rossetti, la sfilata fino alla scuola e la celebrazione ufficiale.