Quartiere in festa nel Rione San Michele in onore della âVittoriaâ dellâArcangelo Michele.
Molto partecipata la S. Messa, concelebrata allâinterno della piccola chiesa patronale dal parroco Don Massimo DâAngelo e da Don Tommaso Di Stefano, al termine della quale ha fatto seguito la processione per le vie del quartiere, con la partecipazione del Complesso Bandistico âSan Martinoâ di Vasto e di tanti fedeli.
Presente, come ogni anno, il gruppo di pellegrini di ritorno da Bari, pellegrini i quali, nonostante la stanchezza per il lungo e faticoso viaggio affrontato per partecipare alla festa in onore di San Nicola, non hanno voluto far mancare la loro presenza e la loro preghiera verso il Santo Patrono della nostra città .
La serata è stata allietata dallâorchestra spettacolo Rapsodia che ha proposto brani di musica leggera, balli latino americani, anni 60 e 70, revival e liscio.
La festa chiamata della âVittoriaâ, venne istituita da papa Pio V (1566-1572), in ricordo delle apparizioni di San Michele sul Gargano, tra il 490 ed il 493. Apparizioni avvenute al Vescovo di Siponto Lorenzo di Maiorano che permisero ai cristiani di sconfiggere il re barbaro Odoacre. In segno di ringraziamento e per volere dellâArcangelo Michele, il vescovo Lorenzo con tutta la popolazione, andò in processione sul Monte dellâArcangelo per ringraziarlo, ma non osò entrare nella grotta indicatagli in sogno dallâArcangelo. Alquanto indeciso, lâanno successivo il vescovo Lorenzo chiese consiglio al papa Gelasio I, il quale gli ordinò di occupare quella grotta e di recarvisi con i vescovi di Puglia a consacrarla, dopo un triduo di digiuni.
Ma lâArcangelo Michele si manifestò per la terza volta allâindeciso vescovo, dicendogli che non era necessario consacrare la grotta, perché già consacrata con la sua presenza, quindi poteva entrare e innalzare preghiere e celebrare la Messa.
Il legame della nostra chiesa patronale con quella basilica di Monte S. Angelo è molto stretto, in quanto, per scongiurare il diffondersi della peste, il 19 marzo del 1657, il clero di S. Maria, accompagnato da tutto il popolo andò a posare la prima pietra della chiesa con scolpita la croce e la sigla SMA, nella quale venne incastrata una pietruzza della basilica di S. Michele del Gargano.