Il Consiglio comunale di Vasto, allâunanimità , ha votato una delibera sul progetto 'Ombrina Mare', tornato recentemente d'attualità per via di alcune disposizioni governative nazionali che ne hanno favorito l'iter procedurale.
Di seguito il documento elaborato e licenziato dall'assise civica al culmine della riunione, in seduta straordinaria, convocata questa mattina nell'aula consiliare 'Giuseppe Vennitti'.
Il Consiglio Comunale
PRESO ATTO Che le Commissioni Via e Vas hanno espresso parere positivo alla realizzazione del progetto Ombrina Mare 2 a circa 6 Km dalle coste abruzzesi e che tale provvedimento ha spianato la strada allâapprovazione definitiva del progetto; Che il progetto prevede la realizzazione di un âcentro oli galleggianteâ per lo stoccaggio e la desolforazione sul posto del greggio estratto dai fondali marini con lâincenerimento di ben 200 tonnellate al giorno di materiale di scarto; Che esso avrà durata di almeno 24 anni e contempla anche 4-6 pozzi di estrazione di gas che sarà trasferito al campo esistente di Santo Stefano Mare attraverso 12 km di condutture adagiate sui fondali marini o interrate;
CONSIDERATO Che una tale grave decisione avrebbe ripercussioni inimmaginabili sullâambiente marino, costiero e persino sulla qualità dellâaria che respiriamo; Che il progetto Ombrina Mare 2 rischierebbe di mettere definitivamente in ginocchio lâintero sistema turistico abruzzese già pesantemente provato dalla crisi insistente; Che il progetto Ombrina 2 si appalesa come elemento funzionale allâinterno della più ampia Strategia Energetica Nazionale recentemente licenziata dai Ministeri dellâAmbiente e dello Sviluppo Economico; Che parallelamente le modifiche apportate dal Decreto Salva Italia contemplano norme per incentivi e percorsi autorizzatori; Che esso rischierebbe di vanificare anche il tentativo di rilancio del settore costiero dove si sta formando una Destination Management Company; Che la sua realizzazione sarebbe antitetica alla vocazione turistica e naturalistica della Costa teatina ed alla tutela delle numerose aree protette e Sic insistenti sul litorale; Che andrebbe certamente ad aggravare la pesante situazione delle marinerie abruzzesi già alle prese con lunghi fermi biologici e la moria delle bivalvi;
VISTO Che sarebbe minimo lâapporto energetico derivante da tali attività estrattive come ampiamente documentato; Che numerose sono le perplessità circa le metodologie di valutazione della compagnia Medoilgas, i cui dati, peraltro, non sono mai stati messi a disposizione degli studiosi; Che gravi sarebbero le conseguenze geologiche che potrebbero derivare da tale tipologia di attività in aree come quelle interessate dal progetto Ombrina Mare 2, secondo i report di due stimati studiosi quali il Prof. Francesco Stoppa (Direttore del Dip. Scienze della Terra Università G. dâAnnunzio) e il Prof. Francesco Brozetti (Professore associato in Geologia Strutturale dello stesso Dipartimento teatino);
EVIDENZIATO Che con proprie delibere n. 67 del 20 maggio 2010, n. 69 del 8 luglio 2011 e n. 94 del 18 dicembre 2012 ha già ripetutamente espresso la propria netta contrarietà ai diversi progetti petroliferi che minacciano lâintera costa abruzzese; Che il 7 dicembre 2012 lâAmministrazione Comunale con prot. n. 47866 ha prodotto osservazione avversa al progetto di coltivazione del giacimento di idrocarburi denominato Ombrina Mare; Che la stessa Amministrazione provvedeva attivamente nella difesa del proprio territorio presentando apposito ricorso al TAR Lazio per contrastare il progetto Elsa della società Petroceltic previsto a 24 Km dalla Riserva di Punta Aderci; Che tale procedimento si concludeva positivamente con sentenza n. 08202/2012 REG. PROV.COLL. depositata il 1 ottobre 2012, che evidenziava tra lâaltro il mancato coinvolgimento delle popolazioni locali
IMPEGNA LâAmministrazione Comunale a: Sollecitare i parlamentari abruzzesi, i consiglieri regionali e provinciali del territorio per metter in campo iniziative che escludano permanentemente lâinsediamento di nuovi impianti petroliferi nel mare abruzzese e, più in generale, in tutto lâAdriatico; Sollecitare i parlamentari abruzzesi ad inserire nel programma del prossimo Governo lâimmediata revisione della SEN; Sollecitare la Regione Abruzzo a contrastare il progetto di Ombrina Mare non solo allâinterno delle 12 miglia dalla costa ma anche oltre; Coordinarsi con gli altri comuni costieri dellâAbruzzo del Molise e della Puglia e con le relative Regioni e Province allo scopo di promuovere azioni sinergiche finalizzate alla salvaguardia del medio e basso Adriatico; Aderire alla manifestazione prevista per il 14 aprile proponendo anche Vasto come sede per lo svolgimento della stessa; Organizzare unâassemblea cittadina che coinvolga cittadini, associazioni ambientaliste e di categoria, operatori turistici e della pesca.