'Indizi' nella 'munnezza' e caccia agli inquinatori: le verifiche nelle discariche abusive

Dopo Vasto, controlli tra San Salvo e Cupello

Antonino Dolce
09/03/2013
Attualità
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Periodicamente, nelle settimana passate, azioni a Vasto, con il coinvolgimento della Polizia Municipale, l'altra mattina stessa situazione tra San Salvo e Montalfano, su iniziativa dell’amministrazione di Cupello.

Si alza il tiro contro il proliferare delle discariche abusive nel territorio e nei confronti dell'inciviltà di quanti, in barba ad un minimo senso di rispetto dell'ambiente e del vivere civile, depositano pattume e rifiuti a cielo aperto.

Nell'ultimo controllo, in contrada Bufalara, nel territorio di Cupello, è stato ritrovato di tutto: buste, bottiglie, sacchi, materassi, elettrodomestici, pneumatici. Ci sono anche giacche catarifrangenti simili a quelle indossate dagli stessi operai che hanno dato ausilio alla Polizia Urbana nei controlli. Anche stavolta, però, nel mare magnum di sporcizia ci sono importanti tracce che permetteranno di risalire agli incivili in questione. Gli operai del comune aprendo i sacchetti hanno pure rinvenuto rubriche telefoniche con eloquenti recapiti ed ancora fatture, bollette. Una di queste – una vecchia bolletta del canone Rai –  è intestata a un cittadino sansalvese. Una fattura conduce a un cittadino straniero residente sempre a San Salvo. E ancora: un altro foglio di carta ha tutta l’aria di essere un riassunto dei pagamenti di affitti non registrati a carico di stranieri nella stessa città.

I vigili spiegano il legame tra abusivismo e rifiuti per strada: «Se si tratta di persone non registrate con tutta probabilità non hanno i contenitori per la differenziata. Ecco che allora i rifiuti si abbandonano per strada e nel migliore dei casi nei cassonetti della marina di Vasto e San Salvo». Gli stessi uomini, inoltre, raccontano la difficoltà nell'effettuare controlli approfonditi sulle attività commerciali: «Qualche settimana fa abbiamo multato un gommista del Vastese. Aveva scaricato diversi pneumatici nel territorio di Cupello. Spesso, però, gli stessi gommisti operano totalmente in nero ed è difficile risalire alla merce non fatturata e confrontarla con quella da smaltire».

La piaga non ha confini, né prevalenza in un comune o in un altro, come spiega Sante D’Alberto, assessore alla Manutenzione del Comune di Cupello, che annuncia altri controlli: «Il territorio è grande e queste discariche sono un po' ovunque. Si sottovalutano i costi che un comune deve affrontare per ripulire il territorio dai segni d’inciviltà di alcuni cittadini. Già qualche tempo fa abbiamo multato una ventina di persone e andiamo avanti. Con queste operazioni, oltre a colpire i responsabili, speriamo nell'effetto deterrente. Chiederò a chi di competenza di convertire la sanzione amministrativa in prestazione obbligatoria per pulire le aree invase dai rifiuti abbandonati. La vicenda è ancora più sgradevole in quanto da diverso tempo i comuni del territorio hanno esteso la raccolta differenziata porta a porta alla quasi totalità della popolazione ed è inaccettabile tale scempio».

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