L'addio alla maestra di scuola elementare Franceschina Di Filippo in Colaneri

Un sentito ricordo ed una testimonianza sull'attività dell'insegnante

Miranda Sconosciuto
06/01/2013
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E' passata a nuova vita una “prestigiosa” maestra di scuola elementare, Franceschina Di Filippo in Colaneri.

E’ ancora vivo il ricordo di me neo maestra diplomata che muovevo i primi passi nel mondo della scuola. Erano gli anni 80, la scuola della maestra unica, tuttologa, della selettività in ripetenti confinati agli ultimi banchi e di un diritto allo studio riconosciuto molto spesso solo ai privilegiati e meno ai bisognosi.

La rivoluzionaria legge 517 del 77 aveva abolito le scuole speciali e inserito, seppur “selvaggiamente”, gli alunni portatori di handicaps presso le scuole comuni. Appena diciannovenne, incominciai, da studentessa, a svolgere, per ben due anni, le mie numerose ore di tirocinio richieste dal corso di specializzazione per l’insegnamento a bambini diversamente abili, presso la classe della maestra Franceschina Di Filippo in Colaneri. Tra i suoi alunni c’era una bambina speciale attenta e volenterosa, seduta insieme ai compagni, ai primi banchi. L’alunna, portatrice della sindrome di Down, era seguita per poche ore dall’insegnante di sostegno e nelle restanti dalla “prestigiosa” maestra Franceschina che aveva adottare una didattica individualizzata e personalizzata per la piccola, precorrendo i tempi in un appassionato “fare” didattico ed in una “magistrale” amorevole fermezza. Se la cavava egregiamente nelle vesti di una maestra progressista, autodidatta, attenta all’educazione e alla costruzione della scuola “di tutti e di ciascuno”  come diceva Don Milani, in una didattica “umanizzata” ispirata da Mario Lodi.

Io, seduta tra i banchi, ero affascinata da questa musa ispiratrice che, entusiasta, dava sostanza ad idee e fantasia ai suoi alunni con “la grammatica della fantasia” di Gianni Rodari. Era sempre pronta, da buona ricercatrice didattica, ad invitanti riflessioni sui contenuti e metodi  educativi e soddisfatta ed appagata nel vedere crescere i propri alunni. Non  avrei potuto desiderare altra maestra con la quale condividere le prime emozioni legate al mio apprendistato. E’ stata lei, da grande pedagogista e maestra innovatrice, che mi ha guidata ed appassionata con il suo esempio, dandomi i primi arnesi del mestiere: saper insegnare dalla parte del bambino, imparando a conoscerli ed aiutarli a crescere nella scuola di tutti.

I funerali della maestra sono stati celebrati questa mattina nella Cattedrale di San Giuseppe a Vasto.

Un grazie speciale maestra Franceschina
Con affetto Miranda Sconosciuto

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