Domenico Urbano scommette su Luigi Alfieri: a fine mese il giovane pugile in lizza per il titolo italiano a Catania

Il già campione dei pesi medi si occupa della preparazione di numerosi ragazzi alla San Salvo Boxe

Tiziana Smargiassi
10/10/2012
Sport
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Ci sarà anche la scuola di pugilato coordinata dal vastese Domenico Urbano, la San Salvo Boxe, alle finali che si svolgeranno a fine mese a Catania per il titolo di Campione italiano.

 

A tenere alto il nome della palestra, gestita da Urbano, sarà Luigi Alfieri. 

 

Ragazzo esperto che combatte da tre anni (64 kg), 46 match alle spalle che ha vinto nella qualificazione contro Di Tonto nella categoria Youth. Peccato per gli altri due pugili, Fabio Di Rado (54 kg) che ha perso ai punti dopo una match ben gestito e Stefano Ramundo (60 kg) che ha perso contro D’Amore della Pugilistica Diodato a detta di Urbano non meritando.


“Sono scontento perché a volte pare che la nostra squadra e la nostra zona sia penalizzata negli incontri rispetto alla zona che va da Pescara in su a livello regionale e forse siamo un po’ scomodi a livello Nazionale. Non sono uno che vuole chissà cosa, ma solo che si applichino le giuste regole, soprattutto se si parla di sport e quindi di valori e si vede, invece, sempre più spesso, il contrario. Il mio ragazzo aveva nettamente vinto. Basti pensare che il match lo arbitrava chi non avrebbe potuto farlo in incontri in cui ci si gioca la qualificazione ai Campionati regionali, in quanto svolgeva quel mestiere da solo un anno e poteva sulla carta dirigere solo incontri 'normali'. Per poter arbitrare questo incontro avrebbe dovuto avere più esperienza sul campo e in secondo luogo c’è stato mandato un ragazzo che fa parte della sezione di Termoli che da sempre ha screzi con Vasto e San Salvo. Va poi detto che D’Amore ha subito anche un richiamo ufficiale, questo significa che gli è stato preso il polso, segnalato a chi di dovere e gli è stato tolto un punto. E’ un gesto gravissimo nel mondo del pugilato che, se fatto per tre volte, porta a perdere per squalifica. Eppure, al termine di un incontro senza ko, con giudizio unanime, che è ancora più grave, hanno dato incontro perso a Stefano. Questo gesto non solo dà fastidio al mio pugile, ma anche a noi come società che spesso veniamo bistrattati anche nella stessa nostra Regione, chiamati come se fossero una cosa a parte e anche per il fatto che se avessimo avuto due qualificati avremmo potuto aspirare a vincere ancora di più il titolo italiano e conquistare un 1% in più di voti per le elezioni che si terranno quest’anno per il rinnovo del Comitato Locale e per le elezioni a livello di organi nazionali. Non mi piacciono affatto questi modi di agire e queste meschine rivalità di territorio. Io gestisco una palestra con 40 ragazzi insieme a Campitelli (Campitelli Urbano Production)  e già sono tante le difficoltà giornaliere, Non chiediamo soldi, se non una cifra forfettaria, portiamo i ragazzi in giro per l’Italia e la sera a combattere con la nostra macchina. Abbiamo una palestra che ci è concessa fin’ora da chi ha in gestione quella struttura e le strutture adiacenti e speriamo che almeno quello ci resti per poter continuare le nostre ambizioni in questo sport e portare in alto il nome del paese, far anche pubblicità alla zona". 

 

La conclusione di Urbano: "Avremo comunque la nostra buona percentuale nelle votazioni oerchè abbiamo maturato 24 mesi di anzianità e un titolo italiano assoluto conquistato con il pugile categoria Minimosca e, di certo, non ci faremo metter i piedi in testa da nessuno e continueremo a lottare perché si crei sempre più intorno a questo sport un ambiente pulito. Se qualcuno volesse visionare i nostri video anche per curiosità o appassionarsi al nostro sport, venire a provare può trovarli sul canale Youtube inserendo il nome della palestra San Salvo Boxe”.

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