Non sono contrari allâisola pedonale, ma lamentano carenza di servizi e dâinfrastrutture. Ã lungo lâelenco delle cose che non vanno per i commercianti di Vasto marina dove la nuova area riservata ai pedoni sta evidenziando una serie di problematiche. Basta farsi un giro lungo la riviera per rendersi conto che lâesperimento fortemente voluto dalla Confesercenti non sta funzionando.
Lâora X scatta alle 21 quando la Polizia Municipale comincia a sistemare le transenne per impedire che le macchine transitino lungo viale Dalmazia. A differenza degli anni scorsi i varchi sono aumentati, di conseguenza è più difficile tenere sotto controllo tutti gli accessi. La segnaletica carente fa il resto con il risultato che molti automobilisti, disorientati dai divieti a singhiozzo, si ritrovano a transitare lungo le strade interdette al traffico veicolare tra lo sconcerto di chi passeggia lungo la riviera.
«Con tutte queste transenne mi sembra di stare in guerra», commenta con ironia Tonino Bevilacqua, titolare della pizzeria Calipso, «la mia idea di isola pedonale è molto diversa da questa. Voglio dire che un provvedimento del genere funziona se è accompagnato da una serie di servizi e infrastrutture. La prima cosa da fare è attrezzare il parcheggio dellâex tracciato ferroviario che oggi è in completo abbandono», suggerisce il commerciante, «bisogna realizzare dei bagni pubblici e dotare lâarea dâilluminazione per scoraggiare i malintenzionati»
A pochi metri di distanza la musica non cambia. «Lâisola pedonale serve se câè gente, ma di turisti da queste parti se ne vedono davvero pochi», dice William Menna, titolare del Tiki bar, «a cosa serve unâarea riservata ai pedoni se è vuota? Il calo di presenze è evidente ed è attribuibile in parte alla crisi economica, ma anche al problema delle fogne. Noi commercianti avevamo proposto di far funzionare lâisola pedonale solo nel fine settimana e i primi quindici giorni di agosto».
Alcuni operatori sono sul piede di guerra. à il caso di Maddalena Di Lizio, titolare dellâAngolo del gusto, negozio di gastronomia di via Ischia. «Fino a domenica scorsa chiudevo il locale a mezzanotte, da quando è entrata in funzione lâisola pedonale, abbasso le saracinesche alle 21,30», attacca la commerciante, «quella che hanno creato non è unâarea pedonale, ma un isolamento totale delle attività . Il provvedimento del Comune è funzionale solo ad alcuni locali che devono occupare la strada con i tavoli e le sedie, ma si risolve con la penalizzazione di altre attività . Hanno chiuso tutte le strade che immettono su viale Dalmazia, compresa via Ischia dove câè la mia bottega. Il disagio è enorme, basta venire sul posto per rendersene conto». La commerciante punta lâindice anche sulla mancanza di servizi. «La Marina ha raggiunto un livello di degrado preoccupante», aggiunge, «per chi, come me, ha aperto unâattività investendo economicamente è un dolore vedere il quartiere ridotto in queste condizioni».