Verso la 57^ traversata, la dedica di Costanzo Marinucci: 'Ai pensionati che vivono con meno di 500 euro al mese'

Il 'prof' si prepara: domani nuotata Punta Aderci-Punta Penna, il 6 agosto quella tradizionale fino al pontile

Gianni Quagliarella (Il Messaggero Abruzzo)
10/07/2012
Attualità
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"Il 25 per cento dei pensionati italiani, forse più, vivono con meno di 500 euro al mese. Quando l’ho sentito in tv, l’altro giorno, m’è venuto da piangere: com’è possibile affamare così uomini e donne che hanno costruito l’Italia del benessere? E’ a loro, a chi ha i capelli bianchi come me, che voglio dedicare la nuotata di quest’anno".

 

Sarà l’impresa numero 57. Il numero degli anni consecutivi delle nuotate di Costanzo Marinucci, 73 anni il prossimo 6 agosto, tra la spiaggia di Punta Aderci e Vasto Marina. Bracciata dopo bracciata l’uomo pesce, come lo hanno ribattezzato a Vasto, toccherà la riva all’altezza del pontile, dove ad attenderlo con lo spumante ci saranno turisti e autorità.

 

Marinucci, docente di matematica in pensione, è l’eroe di Vasto: l’11 luglio del 1988 si godeva il sole sulla spiaggia di Punta Penna quando vide annaspare in mare non una, ma cinque persone tutte assieme. Non ci pensò un attimo. Entrato in acqua raggiunse i bagnanti traditi dai mulinelli e, uno alla volta, lì trascinò in salvo a riva. Da solo. Tutto documentato dalle testimonianze. Per quell’impresa, di cui ancor oggi va fiero, l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo insignì della medaglia d’argento al valor civile.

 

"Già – confida il professore - sono passati 24 anni da quel giorno che mi ha cambiato l’esistenza. Il cuore quasi mi saltava fuori dal petto per lo sforzo, ma ero felice: una volta di più avevo capito il valore di una vita. Anche per questo, per ricordare quel giorno, nuoterò l’11 luglio tra Punta Aderci,  Punta Penna e ritorno, tre ore di bracciate per essere pronto all’appuntamento del 6 agosto. Se andrà bene vuol dire che sarò pronto. Ancora una volta".  Costanzo Marinucci, il primo laureato in Matematica a Vasto senza aver fatto studi liceali, animo gentile e tanti amici, un cruccio se lo porta dentro: "E’ così – dice – credevo che quella medaglia d’argento mi valesse un invito al Quirinale per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Era un sogno e, purtroppo, un sogno è rimasto. Pazienza – conclude un po’ triste – il tricolore lo sventolerò ai piedi del pontile a Vasto". 

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