âPoco più di anno fa mi preparavo per il funerale del Museo per lâArte e lâArcheologia del Vastese, oggi mi trovo qui, colmo di gioia, e tirando un sospiro di sollievo, ad inaugurare una mostra, che è in buona sostanza lâanima del Museo Archeologico del Vasteseâ.
Ha esordito con queste parole il dott. Andrea Pessina, Soprintendente per i Beni Archeologici dellâAbruzzo, che ha presenziato allâinaugurazione della mostra âArcheologia nel Vasteseâ, tenutasi sabato nel Castello di Montedorisio alla presenza di un nutrito e attento pubblico e terminata in bellezza col bel canto e la buona musica del trio Noriko Oto (soprano), Gerardo Carbone (clairinetto) e Maria del Bianco (pianoforte).
In realtà , il paventato funerale, grazie allâimpegno e alla perseveranza di molti, si è trasformato nella festa che, colma di profonda e condivisa soddisfazione, ha coinvolto tutto il territorio e le sue espressioni politiche, come ha ricordato sindaco di Monteodorisio Ernesto Sciascia, uno dei protagonisti di questa operazione vitale per lâofferta culturale e turistica del Vastese: dalla delibera istitutiva del Museo Archeologico del Vastese, votata allâunanimità da tutti i consiglieri comunali di Monteodorisio, al riconoscimento per il lavoro svolto da parte del consigliere provinciale Antonio DâUgo e del consigliere regionale Nicola Argirò, intervenuti alla manifestazione.
Un altro protagonista di questa bella impresa è stata la Fondazione per lâArte, lâArcheologia e la Cultura del Vastese, che ha messo a disposizione del nuovo museo gli arredi e gli apparati del percorso espositivo, della biblioteca, del deposito archeologico e dei laboratori didattici del Centro Sperimentale di Archeologia: ognuna di queste realtà ha trovato una nuova collocazione occupando alcuni locali di proprietà del comune, quali il Castello, il Palazzo Scardapane e la scuola media di Monteodorisio.
Se da una parte si festeggia, non si può non ricordare con rammarico e tristezza la forsennata decisione di chiudere il Museo ospitato nel Convento di SantâAntonio a San Buono, scelta di cui più di qualcuno, a vari livelli, si è fatto promotore approfittando della soppressione della Comunità Montana del Medio Vastese. Messo da parte il passato, e superata la fase del timore, âNunc est bibendumâ - bisogna rallegrarsi - ma bisogna anche rimboccarsi le maniche per far diventare il Museo Archeologico del Vastese un solido riferimento culturale e turistico per il territorio. I presupposti ci sono tutti.
FOTO di GIOVANNI TIMPONE