L'ordinazione diaconale di Fra Gian Nicola Paladino

Lunedì la solenne celebrazione nella Cattedrale di San Giuseppe

Lino Spadaccini
23/06/2012
Varie
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Lunedì 25 giugno, alle ore 18, nella Concattedrale di San Giuseppe, alla presenza di Mons. Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti Vasto, e di Padre Carmine Ranieri, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo, si svolgerà la solenne celebrazione eucaristica con rito di ordinazione diaconale di Fra Gian Nicola Paladino.


A meno di due anni dalla professione dei voti perpetui, il giovane vastese compie un altro passo importante verso l’ordinazione presbiteriale prevista nel 2013.

 

“Il diacono è colui che si china per lavare i piedi del prossimo”, ha spiegato Fra Gian Nicola, che si trova ancora per qualche giorno nel convento di Assisi, “un gesto simbolico che Gesù ha fatto nell’ultima cena, servendo il popolo e la mensa della carità. Il diacono è anche colui che spezza la parola, che viene proclamata durante la liturgia, offrendo una chiara testimonianza di carità”. Terminati gli studi, fra Gian Nicola lascerà la cittadina umbra per rientrare nella regione abruzzese ed esercitare il suo ministero nella destinazione che gli verrà assegnata. Nato a New York nel 1979, Gian Nicola Paladino ha frequentato prima le scuole dell’obbligo tra Vasto e Lanciano e successivamente il Conservatorio Statale di Pescara, dove ha conseguito il diploma nella classe del pianoforte. A diciannove anni l’episodio che ha cambiato la sua vita. Una tremenda malattia l’ha costretto a rimanere a letto per circa due anni. Momenti davvero brutti non solo per la malattia, ma anche per la solitudine e l’isolamento, a causa delle insufficienti difese immunitarie, che lo costringevano ad evitare qualsiasi contatto fisico con le persone. Grazie all’amore e all’aiuto di mamma Giovanna, ed all’incontro con il parroco dell'Incoronata Padre Eugenio Di Giamberardino, Gian Nicola è riuscito a superare questi brutti momenti rinascendo a vita nuova.

 

Con l’inserimento in parrocchia e l’incontro con la preghiera, è maturata l’idea di entrare in convento per iniziare un cammino nuovo. Un progetto formativo iniziato nel 2004 con l’anno del postulato presso il convento di Spoleto, seguito da quello del noviziato con la vestizione dell’abito religioso presso il convento di Camerino; tappa successiva il postnoviziato, un periodo formativo di circa tre anni, passati tra Assisi, per il biennio filosofico, e di nuovo a Spoleto per un anno di carattere fortemente pastorale. Dopo la professione dei voti perpetui nel settembre 2010, ed il diaconato della prossima settimana, mancherà al giovane vastese solo un ultimo traguardo, quello del sacerdozio.

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