Una rappresentanza di operatori vastesi ha preso parte, mercoledì 18 aprile a Roma, al palazzo dei congressi dellâEur, ad una manifestazione generale, in ambito nazionale, contro la direttiva Bolkestein.
Ribadita la necessità di una deroga al provvedimento comunitario, per la tutela del âdiritto al lavoro, alla conservazione e valorizzazione dei propri investimenti e a vedersi riconoscere lâalta valenza sociale ed ambientale delle funzioni svolte quale quella della salvaguardia della pubblica incolumità , della cura dellâigiene e della sanità pubblica, della tutela e monitoraggio dellâambiente costiero, della conservazione del bene pubblico concesso e del relativo ecosistemaâ.
Tra i presenti Generoso Leonzio, presidente del Consorzio delle Imprese Turistiche della Costa Teatina. âMolti gli interventi istituzionali â commenta -, circa un centinaio di sindaci dei comuni costieri, anche se non câera nessuno a rappresentare, a qualunque livello, la costa teatina, ed altrettanti parlamentari oltre ai rappresentanti dei sindacati Sib, Fiba, Fab, Cna e Assobalneari. Questi ultimi sono stati gli organizzatori della manifestazione, fortemente voluta dalla base e dagli addetti ai lavori, soprattutto dopo gli incontri del 23 febbraio e del 4 aprile nei quali molte speranze sono state riaccese per essere subito dopo spente, o meglio annichilite. Gli interventi sono stati soprattutto di contenuto politico: non câè chi non si renda conto che è del tutto irragionevole distruggere, o quantomeno, gravemente compromettere un comparto economico-finanziario-occupazionale che continua a registrare un trend positivo; non câè chi non si dichiari subito disposto ad interessare le istituzioni, il governo e finanche lâEuropa affinché la direttiva servizi venga derogata, ben interpretata e correttamente applicata. Insomma â continua Leonzio - non câè chi non si mostri e prometta di âfare qualunque cosaâ pur di risolvere questa disgraziata situazione. Dal canto loro i sindacati dichiarano di non arrendersi e di continuare a lottare fino alla fine pur di vedere garantiti i diritti dei balneatori, salvaguardati gli investimenti, diretti ed indiretti, tutelata la specificità e lâeccellenza turisticoâbalneare italianaâ. La manifestazione si è svolta e conclusa in un clima di serena partecipazione anche se con alcuni, comprensibili, momenti di tensione, ed ha lanciato un avvertimento al governo e alla politica tutta chiamata ad unâassunzione di responsabilità .
âVogliamo una presa di posizione â conclude Leonzio - a salvaguardia della nostra economia turistico-balneare; vogliamo un atto di coraggio dal nostro governo; vogliamo che lâItalia rivendichi il diritto alla sua identità culturale e che questa rivendicazione la faccia un governo che oggi gode della fiducia e della stima dellâEuropa. Oppure no?â