Manifestazione nazionale a Roma, balneatori vastesi al vertice sulla direttiva Bolkestein

Leonzio (Consorzio Imprese Turistiche Costa Teatina): 'Interventi per la tutela di investimenti e del settore'

a cura della redazione
20/04/2012
Attualità
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Una rappresentanza di operatori vastesi ha preso parte, mercoledì 18 aprile a Roma, al palazzo dei congressi dell’Eur, ad una manifestazione generale, in ambito nazionale, contro la direttiva Bolkestein.

 

Ribadita la necessità di una deroga al provvedimento comunitario, per la tutela del “diritto al lavoro, alla conservazione e valorizzazione dei propri investimenti e a vedersi riconoscere l’alta valenza sociale ed ambientale delle funzioni svolte quale quella della salvaguardia della pubblica incolumità, della cura dell’igiene e della sanità pubblica, della tutela e monitoraggio dell’ambiente costiero, della conservazione del bene pubblico concesso e del relativo ecosistema”.

 

Tra i presenti Generoso Leonzio, presidente del Consorzio delle Imprese Turistiche della Costa Teatina. “Molti gli interventi istituzionali – commenta -, circa un centinaio di sindaci dei comuni costieri, anche se non c’era nessuno a rappresentare, a qualunque livello, la costa teatina, ed altrettanti parlamentari oltre ai rappresentanti dei sindacati Sib, Fiba, Fab, Cna e Assobalneari. Questi ultimi sono stati gli organizzatori della manifestazione, fortemente voluta dalla base e dagli addetti ai lavori, soprattutto dopo gli incontri del 23 febbraio e del 4 aprile nei quali molte speranze sono state riaccese per essere subito dopo spente, o meglio annichilite. Gli interventi sono stati soprattutto di contenuto politico: non c’è chi non si renda conto che è del tutto irragionevole distruggere, o quantomeno, gravemente compromettere un comparto economico-finanziario-occupazionale che continua a registrare un trend positivo; non c’è chi non si dichiari subito disposto ad interessare le istituzioni, il governo e finanche l’Europa affinché la direttiva servizi venga derogata, ben interpretata e correttamente applicata. Insomma – continua Leonzio - non c’è chi non si mostri  e prometta di ‘fare qualunque cosa’ pur di risolvere questa disgraziata situazione. Dal canto loro i sindacati dichiarano di non arrendersi e di continuare a lottare fino alla fine pur di vedere garantiti i diritti dei balneatori, salvaguardati gli investimenti, diretti ed indiretti, tutelata la specificità e l’eccellenza turistico–balneare italiana”. La manifestazione si è svolta e conclusa in un clima di serena partecipazione anche se con alcuni, comprensibili, momenti di tensione, ed ha lanciato un avvertimento al governo e alla politica tutta chiamata ad un’assunzione di responsabilità.

 

“Vogliamo una presa di posizione – conclude Leonzio - a salvaguardia della nostra economia turistico-balneare; vogliamo un atto di coraggio dal nostro governo; vogliamo che l’Italia rivendichi il diritto alla sua identità culturale e che questa rivendicazione la faccia  un governo che oggi gode della fiducia e della stima dell’Europa. Oppure no?”

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