Lavoratori 'esodati' sul territorio: 'Risposte urgenti e concrete'

Sollecitazione alla Provincia dei consiglieri Sigismondi e Sisti (Pdl)

Marina Recinelli
11/04/2012
Attualità
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“La Giunta provinciale deve attivarsi con il Governo perché siano risolti tutti i problemi creati dalla riforma 'Fornero' ai lavoratori over 50 esodati, in mobilità o autorizzati alla contribuzione volontaria e che non possono più accedere in tempi rapidi al trattamento pensionistico”: ad affermarlo i consiglieri provinciali del Pdl Paolo Sisti ed Etelwardo Sigismondi, i quali hanno presentato una mozione urgente al Consiglio provinciale. “Gli ultimi provvedimenti del Governo e la riforma pensionistica 'Fornero' – dichiarano Sisti e Sigismondi - hanno inciso negativamente sui lavoratori che si trovano in situazione di mobilità, di esodo o autorizzati alla contribuzione volontaria a seguito di intese con il datore di lavoro”. Tanti i lavoratori che si trovano in una situazione non prevista al momento della stipula degli accordi sottoscritti con le aziende, secondo i quali la fine del periodo della mobilità avrebbe coinciso con la pensione. “La riforma del sistema pensionistico invece – continuano Sisti e Sigismondi - ha unilateralmente spostato avanti nel tempo, anche di 2, 3, 4, 5 anni, il possibile accesso alla pensione determinando cosi’ per gli 'esodati' un vuoto di alcuni anni che non è coperto né da retribuzione, né da ammortizzatori sociali, né dalla pensione”. Lavoratori vittime di una situazione “ingiusta” e “paradossale” e che ora si trovano, per effetto della recente riforma, senza più lavoro e senza l’età per andare in pensione: “Con il trascorrere delle settimane si è accertato che i lavoratori cosiddetti 'esodati' sono circa 350 mila, presenti anche in Abruzzo e in Provincia di Chieti; per loro e per le loro famiglie si prospetta un periodo difficile perché rischiano di rimanere senza reddito e senza pensione per alcuni anni. Il Governo – concludono i consiglieri Sisti e Sigismondi – deve intervenire immediatamente e trovare le soluzioni e le risorse necessarie per porre rimedio a tale 'ingiustizia'”.

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