Il 20 febbraio 1860 nasceva a Vasto lo storico, giornalista, drammaturgo e poeta Luigi Anelli. Attaccato alla propria terra, alle proprie radici e alla parlata uastareule, Luigi Anelli ci ha lasciato pagine indimenticabili, ma soprattutto preziose per la conservazione del nostro dialetto: stiamo parlando della raccolta di sonetti Fujjâ ammèsche, delle Macchiette vastesi, delle commedie dialettali Lu zijje spiccicate, Creste gna và ite accuscé pruvaite!, A châ attochâ attocche!, di Origine di alcuni modi di dire nel dialetto vastese, dei Proverbi vastesi e ancora del Vocabolario vastese, pubblicato fino alla lettera E. Ma oggi vogliamo ricordarlo in un modo diverso, non con una sua composizione, bensì attraverso una poesia a lui dedicata, purtroppo priva di firma, conservata dattiloscritta presso il nostro archivio storico, scritta in occasione del primo anniversario della scomparsa del poeta e storico vastese. Luigi Anelli Che i giorni della vita tenace Raccolse a contendere ai secoli Le vestigia e le memorie Della sua terra A che fosse ai Vastesi Speranza dellâavvenire La nobiltà del passato E al culto della terra natia Chiamò di la dagli oceani Memori i cuori e le azioni E di Vasto amoroso Studiò Storia lingua costume Lâamara quotidiana saggezza Consolando nel pensoso sorriso E la vita dâogni giorno ricreando Nella verità universale Della Poesia Il popolo di Vasto Evoca onora addita Al visitatore Che qui porti amore della Città Cui egli consacrò Pugnace lâingegno fervido il cuore devota la vita. (Nel primo anniversario della morte XIV Dicembre MCMXLV)