Acquisto di auto usate con truffa: le indagini della Polizia vanno avanti

Le vetture 'recuperate' restituite ai legittimi proprietari

a cura della redazione
12/01/2012
Attualità
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Erano state sottoposte a sequestro preventivo le auto che la Polizia di Vasto era riuscita ad 'intercettare' ed a recuperare nell’ambito dell'operazione “Acquisto sicuro” con la quale smantellata una già fiorente attività di truffa e raggiri per comprare auto usate. Personale della squadra Anticrimine del Commissariato, in questi ultimi giorni, ha proceduto all'affidamento in giudiziale custodia in favore dei proprietari, vittime del raggiro, residenti in diversi Comuni di Abruzzo e Molise. L’indagine, partita lo scorso dicembre in seguito alla denuncia presentata da una delle vittime, ha portato all’identificazione di 5 persone, 4 di Vasto ed una di Montesilvano, coinvolte nel giro-truffe, tutte denunciate per associazione a delinquere e falso materiale. Era stata realizzata "un’organizzazione impeccabile - rimarca il dirigente del Commissariato di Polizia, il vice questore Cesare Ciammaichella -: i truffatori contattavano i proprietari attraverso siti web specifici per la compravendita di auto, avviavano la trattativa e concludevano l’affare pagando con assegni opportunamente falsificati. Quasi immediatamente si provvedeva al passaggio di proprietà. Il tutto avveniva rigorosamente di venerdì, perché a causa della chiusura delle banche nel fine settimana, i malcapitati scoprivano il raggiro non prima del lunedì, cioè al momento di versare o incassare l’assegno. In questo modo la banda aveva realizzato un parco macchine di tutto rispetto e valore: Audi, Bmw, Cabrio e fuoristrada, auto pronte per essere vendute a concessionarie o destinate al mercato del nord Europa per essere nuovamente 'piazzate'". Ulteriori indagini, precisa Ciammaichella, saranno effettuate da personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Vasto, al fine di appurare l’effettivo raggio d’azione dei truffatori, in considerazione del fatto che la stessa banda, oltre che in Abruzzo, aveva operato anche nel vicino Basso Molise. Polizia che invita a diffidare di talune situazioni di compravendita ed a denunciare casi simili qualora si fosse coinvolti in episodi del genere.

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