Le sue lacrime hanno commosso lâopinione pubblica. La âNonnina dâAbruzzoâ, originaria di Fraine, piccolo borgo dellâAlto Vastese, aveva implorato: âPrima di essere chiamata dal Signore, voglio rivedere la âmiaâ chiesaâ. Mesi di intenso, entusiasmante e logorante impegno tra speranza e delusione, attesa, sconforto e rabbia. Il suo sostegno allâaccorato appello e alla nobile 'crociata' del professor Guido Brunetti, che con eccezionale impegno e passione aveva preso a cuore il âcasoâ della parrocchia di Fraine da oltre un anno chiusa alla devozione è stato importante. Con lui, che vive a Roma ma è di origini abruzzesi, ogni giorno un contatto telefonico. Eâ ancora indignata per lâindifferenza e lâegoismo di enti pubblici e privati, politici, sindaci, Regione e Provincia, cittadini comuni e la sua gente. âAbruzzo mio - aveva affermato - così come sei, posso ancora amarti?â Quellâappello âricco di spiritualità e testimonianzaâ, come scriverà Gianni Letta, non rimane inascoltato. A luglio, finalmente la svolta. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica a Brunetti, che lo aveva tallonato con un incredibile, asfissiante pressing, la lieta novella. Il âcasoâ di Fraine è risolto. Si grida al miracolo: viene chiamato il âmiracolo di san Gianniâ (Letta). Grande la commozione della âNonninaâ. Sperava di visitare la âsuaâ chiesa a Natale, ma i lavori non sono ancora iniziati! Allora ha chiesto di rivedere e riabbracciare Brunetti, che ha incontrato in questi giorni in una delle sue visite in Abruzzo per presentare il suo nuovo libro. Un incontro emozionante. Ora, la âNonninaâ è obbligata a stare a letto. âI capelli lisci - racconta lâillustre abruzzese - ancora magicamente corvini. La pelle bianca, lampi di inattesa vivacità si liberano dai suoi occhi teneri, un guizzo azzurrino. Il viso dolce e sereno, ma debilitatoâ. La sua immagine âesalta il contrasto tra la vacuità fugace delle cose terrene e la natura eterna, fra la ripugnante malvagità degli uomini e la sacralità della vita, fra la quiete del cosmo e il frastuono dellâ epoca. Una figura dâaltri tempiâ¦" "Sono orgogliosa e felicissima - ha dichiarato la 'Nonnina' - di aver sostenuto la nobile, meravigliosa e appassionante 'crociata' del professor Guido Brunetti, che si è impegnato e battuto come un leone in modo totale, con tutta la sua autorevolezza e forza intellettuale e morale per risolvere la dolente vicenda di Fraine. Alla fine câè riuscito, contro lâaspettativa di qualche misero sciacallo. Ha un affettuoso pensiero anche per Gianni Letta, 'uno statista, un uomo generoso, eccezionale, unico'". Parla a tutto campo la nostra âNonninaâ di Fraine. Unâanalisi lucida, corriva con lo spirito del tempo. Un testamento spirituale. Una coscienza critica. Una educazione e una forza morale non comuni, oggi. Riflette sullâeclissi dei valori e del degrado di una società âin piena decadenza morale ed educativaâ. Dopo la fine delle ideologie del XX secolo e la caduta dei muri, si sono succeduti âcambiamenti epocaliâ. Una mutazione antropologica della società e dellâItalia. Ma anche dellâ Abruzzo e dei suoi piccoli paesi. "Si avverte - continua - una evidente opacità nei comportamenti morali e materiali della politica italiana e internazionaleâ. Dice: âIl più bello, straordinario e ricco Paese del mondo, lâItalia, ridotto a subire lo scherno indisponente, arrogante e infantile di un Sarkozy e di una Merkel, due personaggi già di per sé sgradevoli a guardareâ. LâItalia vive con lâEuropa una profonda crisi economica, che è soprattutto crisi morale. Un Paese che una vorace, bulimica e dissennata politica âsenza classeâ per anni ha dissanguato attraverso il metodo dellâassistenzialismo e del clientelismo. Danneggiando tanti giovani capaci e meritevoliâ. C'è un deficit della politica. Câè malessere individuale e malessere sociale. Lâuomo di oggi è demotivato, vive una realtà superficiale, illusoria, è affetto da stanchezza morale e psicologica. Tedio non solo dei valori, ma anche del suo ruolo di padre e di educatore. "Eâ ora di risvegliare le coscienze - dichiara con voce esile e stanca la 'Nonnina' - perché câè troppa desertificazione intellettuale, culturale e morale. Va rivisto - precisa - lâintero sistema educativo. Il bambino deve subito essere educato ai valori dellâaltruismo, della solidarietà e dellâimpegno verso la sofferenza. Che è il compito principale della Chiesa, anchâ essa in profonda crisi. Che può essere risolta - come ha detto Benedetto XVI - dalla 'liberazione del suo fardello mondano e politico', attraverso una riforma interiore e la riscoperta dellâ humanum, che è in ciascuno di noi". Eâ il momento del commiato. La âNonninaâ è molto provata. Un distacco doloroso. I suoi occhi tornano a brillare. Abbraccia con intensità e tenerezza Guido Brunetti, mentre una lacrima liberatoria e un raggio di dolente serenità interiore attraversano il suo candido volto. Con un esile filo di voce gli sussurra: âTorni ancora a visitarmi? Per accompagnarmi alla Parrocchia quando riapre...?"