Centrale a biomasse, nasce il Comitato Ambiente e Territorio

'Siamo pronti alla mobilitazione popolare contro la realizzazione del sito'

Cristina Milo
30/11/2011
Attualità
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Pronti alla mobilitazione popolare. Pronti a presentare una petizione anche al Presidente della Repubblica e al Ministero della Salute pur di evitare la realizzazione della centrale a biomasse a Punta Aderci. Ma su tutto una considerazione: "Vasto non può più subire le decisioni che arrivano da San Salvo e da Roma". Si sono costituiti autonomamente ma l'obiettivo è sostanzialmente lo stesso dell'altro comitato che sta portando avanti la battaglia contro la biomasse. Un comitato quello di Ambiente e Territorio che annovera nelle sue fila i rappresentanti del comitato "Quartiere San Paolo", il "Comitato Punta Penna-Pagliarelli", il "Comitato di via Ciccarone" ("che da tempo sta portando avanti una lotta contro le antenne"), il "Comitato Vasto Marina" e il "Comitato Incoronata". Ad Ambiente e Territorio ha aderito anche la Confederazione Cobas. E questa mattina, proprio nella sede dei Cobas, c'è stata l'ufficializzazione della costituzione del comitato. "L'Abruzzo è sotto assedio da parte delle multinazionali", ha affermato il presidente del comitato Antonio Colella, che ha messo in evidenza come il tema della salvaguardia dell'ambiente e del territorio sia stato il leit motif delle due campagne elettorali del sindaco Luciano Lapenna. "La richiesta della multinazionale è del 2005 - ha specificato Colella - possibile che in sei anni nessuno si sia accorto dell'iter che era in atto?" E ancora il riferimento ai danni, oltre che ambientali, anche economici che si verrebbero a verificare nel momento della realizzazione della centrale. "L'agricoltura - ha continuato Colella - non può essere prodotta in terreni vicini alla centrale. Voglio anche ricordare al sindaco che tante delle nostre specialità vengono trasportate anche in altre Regioni". Pronta, quindi, la protesta da portare avanti a tutti i livelli. "Faremo un Natale per Punta Aderci e un Capodanno per Punta Penna. Stiamo facendo firmare una petizione popolare che invieremo, oltre al sindaco Lapenna e al presidente della Regione, Gianni Chiodi anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Ministro della Salute. L'eposto, ovviamente, sarà inviato anche alla Procura della Repubblica. Chiederemo anche un incontro al sindaco Lapenna e la convocazione di un consiglio comunale straordinario". Presente alla conferenza stampa di questa mattina anche il candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, Marco Gallo: "Bisogna salvaguardare il nostro territorio". E proprio i 'grillini' sono usciti con un comunicato ufficiale nel quale chiedono le dimissioni del primo cittadino.

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