Ricorso al Tar, la giustizia amministrativa rimanda la sentenza di merito ai prossimi mesi

Non validità del primo Consiglio comunale al centro dell'attenzione. D'Alessandro (ApV): 'Ora pensiamo alla politica'

a cura della redazione
06/10/2011
Attualità
Condividi su:

Nessuna sospensiva, preminente l'interesse della continuità dell'amministrazione, e decisione di merito rimandata ai prossimi mesi con eventuale calendarizzazione di ulteriori atti e delibere da presentare a sostegno del ricorso. Questo, stamattina, hanno stabilito i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale di Pescara, chiamati ad occuparsi del ricorso avverso la regolarità della prima seduta del rinnovato Consiglio comunale di Vasto, ricorso presentato da otto consiglieri della minoranza. "La domanda cautelare - spiega l'avvocato Diego De Carolis del Foro di Pescara che ha curato la proposizione del ricorso - non è stata discussa perché, anche per meglio garantire gli interessi pubblici, si è ravvisata l’opportunità di ottenere nel più breve tempo possibile una sentenza di merito sulle questioni di diritto sollevate nel ricorso. Ricorso che, ricordiamo, aver ad oggetto in estrema sintesi l’applicazione e l’interpretazione del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale con particolare riguardo agli atti relativi alla convalida degli eletti e alla surroga dei consiglieri incompatibili per essere stati nominati assessori”. Tra i primi commenti quello di Davide D'Alessandro, di Alleanza per Vasto, pure lui tra i firmatari del ricorso al Tar. "Come abbiamo più volte chiarito, con il ricorso al Tar non c’è nessuna intenzione di far cadere nessuno. Abbiamo sempre ritenuto che tutto si potesse e si possa sanare. I tempi dei Tribunali non sono i tempi della politica e noi ora abbiamo la necessità, per rispondere alle urgenze dei cittadini vastesi, di occuparci di politica, che resta servizio pubblico. Sulla perimetrazione del Parco della Costa Teatina, con i colleghi Del Prete e Montemurro, abbiamo dimostrato di volere il bene di Vasto e non le sterili contrapposizioni. Anche i fatti degli ultimi giorni, riguardanti l’assessore Marra, impongono alto senso di responsabilità. L’interrogazione non è né una denuncia, né un esposto alla Procura, né una richiesta di dimissioni. E' una domanda rivolta al sindaco, che risponderà al prossimo Consiglio comunale. Questa è un’Amministrazione che paga i conflitti non risolti tra sinistra e Pd. E' un’Amministrazione che dev’essere aiutata a non sbagliare, ammesso che voglia farsi aiutare”.

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: