'Restrittiva e penalizzante': le associazioni di categoria contestano l'ordinanza '24.30'

Chiesto un ripensamento al sindaco Lapenna

Michele Tana
20/07/2011
Attualità
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E' stata ribattezzata l'ordinanza '24.30'. Fa discutere a Vasto la scelta dell'amministrazione comunale di fissare a mezzanotte e mezza il limite massimo per la diffusione della musica nei locali pubblici, all'esterno e all'interno di essi, e soprattutto la possibilità di organizzare 3 eventi per le attività ubicate in una stessa via o piazza della città e della Marina. Confesercenti, Confcommercio e i Consorzi 'Vasto in Centro' e 'Vivere Vasto Marina' giudicano "restrittivo e penalizzante" il provvedimento e chiedono al sindaco un nuovo incontro per analizzare ulteriori aspetti della questione auspicando un ripensamento di Lapenna su determinati punti. E siamo già al 20 luglio con l’ordinanza firmata poco meno di una settimana fa (il 14). Marco Corvino, presidente del Consorzio 'Vasto in Centro' giudica "incomprensibile" la decisione del sindaco e manifesta delusione "anche perché - dice - in un recente incontro ci era sembrato di aver registrato un'apertura dinanzi alla richiesta ad esempio di avere la musica almeno fino all'1 considerando che la soglia iniziale era stata addirittura fissata a mezzanotte". Critico, Corvino, pure per le procedure previste con le richieste di autorizzazioni da presentare allo Sportello Unico per le Attività Produttive che può dare una risposta entro i successivi 60 giorni. "In pratica potrebbero rispondere a stagione finita". Per il Consorzio 'Vivere Vasto Marina' "una località turistica che voglia essere definita tale - sottolinea il vice presidente del sodalizio Pierpaolo Tognoni - non può offrire ai fruitori un servizio ricreativo tanto esiguo. La questione - aggiunge - si mostra ancora più problematica nella sezione di territorio comprendente viale Dalmazia, lungomare Ernesto Cordella e lungomare Duca degli Abruzzi dove operano più di 40 pubblici esercizi. E’ impensabile dover gestire, per tutti loro, l’organizzazione di appena 3 eventi musicali al mese in una zona così estesa”. Il limite dell’1, con decibel ‘tollerabili’, poteva essere la soluzione giusta per Franco Menna, presidente della sezione di Vasto di Confesercenti. “Almeno per la parte centrale della stagione - dice - questo orientamento poteva essere tranquillamente seguito. E poi stop alla musica fuori ed anche dentro i locali, questo secondo aspetto è oltremodo penalizzante”. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore di Confesercenti, Simone Lembo. “Regole andavano fissate, ma sui contenuti non possiamo essere d’accordo”. "E' condivisibile lo spirito di tutelare la quiete e l'ordine pubblico della città così come i beni pubblici messi a repentaglio da alcuni sconsiderati. Ciò però non deve tradursi in punizione per i proprietari e i gestori dei locali", rimarca il presidente provinciale di Confcommercio Angelo Allegrino. Nel mirino pure i tre soli eventi al mese di intrattenimento previsti per ogni via o piazza. "Non è giustificabile adottare disposizioni così rigide. Va poi tenuto conto che i giovani alla ricerca di divertimento verrebbero indotti ad andare fuori città e a mettersi al volante in ore notturne con tutti i rischi che ne conseguono".

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