Non è stato un parto âindoloreâ, tuttâaltro. E i dubbi ci sono stati fino allâultimo. Oggi è venerdì e domani mattina, dalle 10, è in programma la prima riunione del rinnovato Consiglio comunale di Vasto. Il riconfermato sindaco Luciano Lapenna presenterà la sua âsquadraâ, compagine che ricalca, a grandi linee, quella della parte conclusiva dellâultima amministrazione comunale. Stesso sindaco, stesso presidente del Consiglio comunale (Giuseppe Forte pronto ad una nuova elezione nellâassise civica), assessori confermati nelle persone di Vincenzo Sputore, Lina Marchesani e Nicola Tiberio (Partito Democratico), Anna Suriani (Sinistra Ecologia e Libertà ) e Marco Marra (Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra). Le ânew entryâ saranno quelle di Antonio Spadaccini (Italia dei Valori), nuovo vice sindaco, e di Mario Olivieri (lista Giustizia Sociale) che l'ha spuntata su Luigi Marcello dopo il passo indietro di quest'ultimo, che era stato inizialmente inserito lui in Giunta. Linfa giovane allâaula consiliare âGiuseppe Vennittiâ non mancherà , assicurata, tra gli altri, dai debuttanti Antonio Del Casale e Francesco Menna (Pd), Paola Cianci (Rifondazione Comunista) e dai riconfermati Etelwardo Sigismondi (Pdl) e Simone Lembo (Pd). Nella formazione dellâesecutivo comunale i tormenti, dal giorno del ballottaggio, non sono mancati per Lapenna, stretto quasi a âtenagliaâ tra le richieste dei partiti e le ambizioni personali di alcuni degli esponenti che hanno riportato il maggior numero di preferenze al primo turno elettorale. Il criterio nellâindicazione dei componenti della Giunta è stato quello dei âpiù votatiâ, ma anche della âcontinuità amministrativaâ con Tiberio preferito al giovane avvocato Francesco Menna nel Pd che pure aveva riportato un numero di consensi superiore di 41 unità . Alla fine ha trovato compimento il âmoduloâ (tanto ormai la politica assomiglia sempre più al calcio⦠purtroppo) 3+1+1+1+1. Nellâaula consiliare, invece, la forza della maggioranza si basa su una consistenza numerica di 4 rappresentanti (14 a 10), con un rapporto di forze meno âpotenteâ di quello della scorsa esperienza quando, almeno allâinizio, Lapenna poteva contare in aula su una maggioranza schiacciante (21 contro 9). Equilibri, insomma, meno solidi del passato e dunque attenzione a âmal di panciaâ e âraffreddoriâ. Lapenna è pronto a âsalpareâ: allâorizzonte grandi e piccoli problemi per una città cresciuta tanto, ma anche male negli ultimi anni. A chi governa il compito di trovare soluzioni e concretizzarle, allâopposizione il ruolo di âguardiaâ, unitamente alla necessità di un percorso di ricostruzione di unâalternativa. Da parte nostra il sincero augurio di buon lavoro a tutti, con la âstella polareâ di un futuro, il più possibile costruttivo, da garantire alla nostra città .