E le deleghe agli assessori? Ad ormai quasi un mese di distanza dalla ricomposizione della Giunta comunale guidata dal sindaco Luciano Lapenna non si ha ancora notizia di quali deleghe ed ambiti di amministrazione siano stati ârestituitiâ ai cinque rappresentanti (ri)nominati allâinterno della âsquadraâ del primo cittadino. A sollevare lâinterrogativo è Daniele Menna, storico esponente della sinistra cittadina in aperto contrasto con il centrosinistra vastese. Menna, tra lâaltro, non ha esitato a definire lâattuale amministrazione, rapportandola alla precedente esperienza con Filippo Pietrocola sindaco, la âpeggiore che Vasto abbia mai avuto nella sua storia, almeno da quando, e sono 40 anni ormai, âmasticoâ di politicaâ. Lapenna si dimise da sindaco il 14 febbraio scorso, allâindomani dellâufficializzazione della partecipazione del presidente del Consiglio comunale Peppino Forte alle primarie del Partito Democratico. Il 23 dello stesso mese le ritirò per poi competere il 20 marzo proprio con Forte alla competizione, vincendola. Nella ricomposizione della Giunta furono esclusi Domenico Molino (Pd), aperto sostenitore di Forte, e Corrado Sabatini (Italia dei Valori) che espresse giudizi nientaffatto lusignhieri sullâoperato dello stesso Lapenna. Ora, a poco più di 20 giorni, Molino potrebbe rientrare in Giunta per lâultimo scorcio di amministrazione come richiesto dai âfedelissimiâ di Forte allâinterno del Pd e Sabatini, sempre con lâIdV, potrebbe âriabbracciareâ il sindaco nella prossima campagna elettorale, con il partito di Di Pietro pronto a rientrare, dalla porta principale, nella coalizione di centrosinistra. Parole e fatti, insomma, che a distanza di nemmeno troppo tempo, vengono superate da quella che molti chiamano come realpolitik. E anche questo Daniele Menna, forse uno degli ultimi âromanticiâ della stessa politica, arriva a contestareâ¦