Crisi produttive e contratti di solidarietà: l'appello di Mario Codagnone (Fiom-Cgil)

Punto della situazione dall'analisi della realtà Ilmet

Michele Tana
22/03/2011
Attualità
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Situazione ancora complicata, a distanza di un anno da un percorso che ha determinato la perdita di alcuni posti di lavoro ed il ridimensionamento di alcune posizioni. Per la Ilmet, insediamento metalmeccanico dell'indotto 'automotive' nell'area industriale di Piana Sant'Angelo a San Salvo, fotografa la realtà attuale Mario Codagnone, segretario provinciale della Fiom-Cgil, che prende spunto da quanto avvenuto esattamente un anno fa. "A marzo 2010 - ricorda Codagnone - dopo 2 anni di cassa integrazione ordinaria e straordinaria alla Ilmet si sono persi 25 posti di lavoro e la maggior parte dei lavoratori sono andati in mobilità con piccoli incentivi individuali. Nel confronto duro e difficile di quel periodo, con un accordo alla Provincia, per salvaguardare al meglio i posti di lavoro si è fatto ricorso ai contratti di solidarietà di un anno per 12 lavoratori. La Ilmet, attualmente, ha ancora problemi - prosegue l'esponente del sindacato - e vive nella crisi e dentro le problematiche che attanagliano l'Italia e la nostra provincia e sta cercando di salvaguardare il suo apparato produttivo e occupazionale di circa 45 dipendenti. Dei tanti giovani e padri di famiglia che sono andati in mobilità buona parte ha trovato sbocchi lavorativi e altri stanno ancora cercando soluzioni. Ad un anno di distanza con i contratti di solidarietà si sono salvati 12 posti di lavoro perchè tutti sono stati reinseriti nella Ilmet. Questo è un risultato importante". Codagnone, poi, nel ricordare lo sciopero generale della Cgil del prossimo 6 maggio sui temi della politica economica e fiscale, sulla crisi industriale, sul Mezzogiorno, sull'occupazione e contro la precarietà del lavoro, evidenzia lo stato di criticità di diverse realtà produttive del territorio Vastese. "Esistono situazioni di crisi pesante sopratutto nella zona industriale di Gissi che rischia la desertificazione se non si produrrà uno sforzo di tutte le istituzioni e imprese a sostenere politiche concrete e attive del lavoro. Invito - dice ancora il segretario provinciale della Fiom - le banche a sostenere le aziende che hanno difficoltà e le imprese a investire e a non cessare le proprie attività facendo ricorso ai contratti di solidarietà per salvare il lavoro e l'occupazione. Risulta evidente che utilizzando gli strumenti adeguati e nello specifico la forma dei contratti di solidarietà - conclude - si possono salvaguardare le imprese e i posti di lavoro così come è accaduto nella Ilment di San Salvo".

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