TUNISINO-EROE, FRONTE A SINISTRA CONTRO LA LEGGE BOSSI-FINI

a cura della redazione
19/07/2006
Attualità
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La vicenda del giovane tunisino protagonista dell'eroico salvataggio di tre ragazzi in difficoltà in mare a Casalbordino ed espulso dal territorio perché clandestino, dopo essere stato identificato dai Carabinieri, ha avuto una vasta eco anche in campo nazionale. Il ministro della Solidarietà Paolo Ferrero ha già proposto l'assegnazione della cittadinanza al giovane Nasser ma intanto questo ''caso'' apre un nuovo fronte di polemica, a sinistra, contro la legge Bossi-Fini sull'immigrazione. In merito interviene il segretario di Vasto di Rifondazione Comunista, assessore comunale alle Politiche sociali, Eliana Menna. ''Ci sono dei diritti che sono inalienabili ed incancellabili: diritto alla vita, alla libertà, all'uguaglianza, alla dignità. Tutto questo - dice Menna - continua ad essere negato dalla Legge Bossi Fini, inaccettabile, disumana, che riduce il migrante a merce, lo costringe a scappare sempre, lo rappresenta come criminale. La destra nel nostro Paese con questa legge ha tentato di far entrare nell'immaginario collettivo l'idea del migrante come delinquente, aumentando le paure collettive, costruendo una società di cittadini di seria A e B giocando sulla confusione dei diritti e doveri. Sui migranti si sperimenta oggi la costruzione di una società dell'esclusione in cui si intrecciano precarietà del lavoro e della vita, autoritarismo e repressione. La legge Bossi-Fini - continua il segretario vastese di Rifondazione - subordina il rinnovo dei permessi di soggiorno a un contratto di lavoro ha reso ancora più evidente quello che era chiaro già da tempo: i migranti non sono considerati persone, soggetti che vogliono affermare i propri diritti sociali e politici, ma mera forza lavoro, da usare, costringere nei centri di detenzione o espellere a seconda delle esigenze del mercato e di un modello economico e sociale sempre più iniquo. Oggi parliamo di Naser, il ragazzo che a Casalbordino ha salvato le vite di altri mettendo a rischio la propria e che si ritrova, a causa di una legge ingiusta, condannato! Oltre a chiedere la grazia al presidente Napolitano, noi di Rifondazione continuiamo a chiedere l'abrogazione della legge sapendo che è cresciuta oggi la consapevolezza dell'inaccettabilità di tutto questo, della necessità di aprire una stagione nuova che conquisti diritti e libertà per i migranti, che ponga fine all'imbarbarimento della società. Apprezziamo il pronunciamento di esponenti di destra rispetto alla vicenda, come il consigliere regionale Tagliente e, per l'interesse di un paese più civile, vorremmo però che non ci fosse un pronunciamento solo su un'unica questione ma un impegno totale contro la legge per questo. Invitiamo tutte le forze politiche a mobilitarsi con ogni mezzo per la grazia a Nasser e per la cancellazione della Bossi Fini''. Nella foto: Eliana Menna, segretaria di Vasto di Rifondazione Comunista

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