"Il fronte dei moderati, per avere successo, ha bisogno di politici che della moderazione abbiano fatto la loro ragione di vita. Vasto ha bisogno di un candidato sindaco credibile, che della moderazione e della capacità di mediazione sia l’alfiere, in grado di intercettare il voto di centro, dei tanti delusi da una politica estrema e disperata. Non si vince aggiungendo al Pdl un altro pezzetto di Destra. Si vince fornendo allo spazio moderato massicce dosi di moderazione, di senso delle Istituzioni, di buona politica, di efficienza amministrativa. Moderati si nasce. Lo si può anche diventare, ma non tra Natale e Capodanno". L'"identikit", che appare chiaro dal suo punto di vista, è quello di Nicola Del Prete ed a tracciarlo è Davide D'Alessandro, coordinatore cittadino di Alleanza per Vasto e 'compagno di scuderia', proprio assieme all'ex vice sindaco, del movimento civico costituitosi in città in vista del voto comunale della prossima primavera. D'Alessandro interviene a distanza di due giorni dall'intervento del leader provinciale del Popolo della Libertà Mauro Febbo, che aveva 'benedetto' il dialogo ed il confronto, sul fronte della coalizione 'anti centrosinistra', del Pdl con le liste e le aggregazioni civiche già delineatesi in città. "Negli ultimi tempi, dal Pdl e dai suoi uomini più illuminati, sono giunte aperture non tattiche - dice ancora D'Alessandro - ispirate al realismo politico di chi ha capito che, per ridare senso e futuro al territorio, occorre allargare la base, puntando ad un’ampia coalizione. La prima risposta di buon senso era già arrivata da Antonio Menna dell'Udc. Io non so se riusciremo a percorrere insieme la strada del rilancio, so però che il dialogo proficuo dell’ultimo mese tra Pdl, Udc, Api e Apv, ha ridato speranza alla politica vastese, superando il vuoto dell’attuale amministrazione e la confusione del Pd, che non ci fa felici, ma ci amareggia, perché la politica ha bisogno di confronti, anche aspri, e non di solitudini". Sul futuro candidato (non lo dice espressamente D'Alessandro, ma è chiarissimo il riferimento a Nicola Del Prete): "Occorre la scelta che nessuno deve imporre a nessuno, ma che non può prescindere dal timbro principale: il fronte dei moderati guidato da un candidato moderato. Può essere banale, ma è una banale verità, una banale necessità".