QUESTIONE SICUREZZA IN CONSIGLIO COMUNALE: 'PARTORITO' UN DOCUMENTO CHE CHIEDE DI POTENZIARE LE FORZE DELL'ORDINE

Reati in crescita, ma non c'è traccia nell'ultimo anno di criminalità organizzata. Duro Alinovi (Udeur)

a cura della redazione
27/11/2010
Attualità
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Alla fine il Consiglio comunale di oggi, convocato per discutere, in una seduta straordinaria, di ordine e sicurezza pubblica, ha rappresentato principalmente l’occasione per fornire il numero dei reati compiuti nei primi dieci mesi del 2010 in città. Non hanno raccolto l’invito a partecipare Prefetto e Questore di Chieti (ospiti al convegno sulle alternative al carcere in Tribunale) e per gli interventi in aula c’è voluto lo ‘sprone’ del battagliero Riccardo Alinovi (Udeur), che su questa questione mantiene sempre un tono particolarmente acceso, per animare l’assemblea. Il sindaco Luciano Lapenna, da parte sua, ha risottolineato l’insesistenza di una situazione di 'emergenza' per la sicurezza in città, riconsiderando nella normalità e nella media i reati che pure si registrano polemizzando anche con “stampa, siti internet e foglietti” che, a duo dire, denigrerebbero l’azione dell’amministrazione comunale e della stessa città. Alinovi, dal canto suo, ha rilanciato ricordando alcuni eclatanti episodi di cronaca di qualche tempo fa, evidenziando la necessità di non sottovalutare determinati rischi. Ha anche parlato di "città di monnezza, degli affari e del cemento". E ha puntato l’indice sui colleghi in aula, inizialmente ‘silenziosi’. “Possibile che solo io abbia qualcosa da dire? Possibile che il consigliere Madonna il cui figlio è stato accoltellato alla Marina non abbia niente da dichiarare? Peccato che il consigliere Francescopaolo D’Adamo (Pdl), che ha subito una rapina e ha fatto condannare il suo aggressore, sia assente”. Vivace, poi, lo scambio di battute con il presidente dell’assise civica Giuseppe Forte. Sul numero recente dei reati: cresce rispetto all’anno precedente ma non si registrano nel 2010 crimini riferibili ad associazioni a delinquere, semplici o di tipo mafioso. Questo secondo i dati forniti dalla Prefettura di Chieti. In totale, da gennaio a ottobre, si sono registrati 1.712 reati. Secondo l’Ufficio Territoriale del Governo l‘aumento è riferibile alla “criminalità comune“. Raddoppiano le estorsioni denunciate (passano dalle 7 del 2009 alle 14 dei primi 10 mesi del 2010), mentre diminuiscono le rapine (da 7 a 3). Per gli illeciti legati al traffico o allo spaccio di stupefacenti il numero è di 11, rispetto ai 12 dell'intero anno precedente. L’incremento è degli atti di vandalismo (315 contro 303), mentre i casi di ricettazione sono stati 6 rispetto ai 10 dell‘anno precedente. Stabile il trend dei furti: fin qui 949 episodi denunciati contro i 1.039 del 2009. Alla fine della seduta il 'tradizionale' documento con il quale si ribadiscono stima e fiducia nell'operato delle forze dell'ordine chiedendo, nel contempo, soluzioni per il potenziamento degli organici in servizio a Vasto e nel territorio.

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