PROCESSO CAVA: AL VIA L'UDIENZA CONCLUSIVA, DUE GLI IMPUTATI A GIUDIZIO PER OMICIDIO

La morte del 40enne buttafuori il 27 gennaio 2007 dopo una rissa

a cura della redazione
15/11/2010
Attualità
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Inizia oggi, al Tribunale di Lanciano, l'udienza finale relativa al processo per l'omidicio di Cosimo Cava. Sul banco degli imputati Alberto Zimarino, 35 anni, commerciante, e Marco Fabrizio, artigiano di 43 anni, entrambi di San Salvo, accusati di aver provocato il decesso del quarantenne buttafuori di Erchie (Brindisi) che da qualche tempo si era trasferito nel Vastese. Cava fu trovato morto in una zona di campagna in località Piana Sant'Angelo la sera del 27 gennaio 2007. In quell'occasione, presso il casolare di Zimarino, si era riunito un gruppo di amici e conoscenti che stava festeggiando l'uccisione del maiale. Non si è mai capito esattamente cosa avvenne in quelle maledette ore, ma di certo c’è che nacque una discussione tra Cava ed alcuni commensali, che degenerò presto in una violenta rissa. Il buttafuori fu preso a calci in faccia e perse la vita in seguito alle gravi ferite riportate nella zuffa. Lo scorso 20 settembre, in corte d'Assise a Lanciano, è iniziato il processo a carico dei due imputati ritenuti responsabili della morte, secondo la pubblica accusa rappresentata dal procuratore di Vasto Francesco Prete e secondo il Gup Anna Rosa Capuozzo che ne aveva disposto il rinvio a giudizio. Di parere opposto, invece, i difensori di Zimarino e Fabrizio, gli avvocati Giovanni Cerella, Nicola Artese, Manuela De Nicolis e Antonino per i quali la morte di Cava fu la conseguenza inevitabile di un durissimo scontro fisico che coinvolse ben sette persone.

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