Mi piace raccontare di un amico, di un musicista: Nicolino Oliva, e mi piace chiamarlo âmister chitarraâ. Me lo ricordo, appena tredicenne o giù di lì, era ancora un bambino quando venne a casa mia, insieme a suo padre, per vedere il piccolo studio di registrazione âcasalingoâ di mio fratello. Piccolino, paffutello, timido ma non troppo, già con qualche leggero tratto dâartista. Aveva la stoffa del musicista già da allora, si vedeva e si âsentivaâ. Era un tipetto curioso, con la voglia di vedere sempre âcosa câè oltreâ¦â e, forse, è stato proprio questo che lâha reso un vincente. Poi è cresciuto, lo persi di vista per qualche anno e poi lo ritrovai. Aveva già un poâ di barbetta e il viso più da ragazzo, suonava con i gruppi vastesi nei locali e quando lo ascoltai di nuovo, rimasi completamente impressionato dai progressi musicali che aveva fatto, dalla gentilezza mista a grinta del suo tocco di chitarra, dal suo divenire cosa unica con il legno e le meccaniche della sua Fender; lâabbracciava così bene quella chitarra che sembrava portarsela nello stomaco e, da lì, nellâanima o farci semplicemente lâamore. Il suo volto mutava mentre suonava; tirato a destra e sinistra, su e giù, dalle sue smorfie che accompagnavano fraseggi âspintiâ di note, bending estremi, assoli da brivido, ma anche accordi di pace e tranquillità . Poi, ha fatto la cosa giusta: ha fatto sì che la passione diventasse un lavoro e non câè cosa migliore. Ha seguito i sogni, benedetto il Cielo!, e gli studi musicali a Milano. Spesso penso che i migliori assoli che fa mister chitarra siano quelli che esegue sulle note dellâumilta e del coraggio, che vanno ben oltre la teoria musicale, che vanno ben oltre gli esercizi sulla tastiera di una chitarra, ma che sfociano in una vita vissuta con passione. Ora, la sua base è la MilanoDalleMilleOccasioni dove si sta prendendo tutte le soddisfazioni che si merita, e questo vuole essere, insieme a tutti i Vastesi che sono con lui, il nostro miglior augurio. Testa alta Nicolino, come al solito, seguendo i sogni e stringendo le corde dellâumiltà .