''A metà tra il bullo e il piccolo, ma già pericoloso boss di provincia''. Così il vice questore di Vasto, Ugo Terracciano, ha definito Vladimiro Yani Pellerani, 21 anni, di Vasto, arrestato lunedì pomeriggio con l'accusa di estorsione e violenza privata. Il giovane, con numerosi precedenti penali a carico, aveva cercato di estorcere la somma di ventimila euro al papà di un coetaneo, accontentandosi poi di un ''acconto'' di mille euro, già recuperati dalla Polizia che ha bloccato l'estorsore poco dopo la consegna del denaro. La vicenda è stata ricostruita stamani in commissariato a Vasto dal vice questore: ''A Vasto Marina - ha detto il dirigente - Pellerani aveva preso di mira l'altra notte un giovane, vessato e importunato per due ore, di notte, senza plausibili motivi. Quando il ragazzo, divincolatosi, è riuscito a infilarsi in auto e a partire, Pellerani lo ha raggiunto a casa e ha preso a minacciare lui e il padre, chiedendo l'ingente somma per togliersi di mezzo, altrimenti gli avrebbe bruciato la casa e le auto di famiglia''. Convinto ieri dalla Polizia a denunciare il fatto, il papà della vittima ha prelevato mille euro presentandosi nel luogo prescelto dall'estorsore per la consegna del denaro. Una volta prese le banconote, in precedenza fotocopiate, Pellerani si è allontanato dalla periferia di Vasto, ma è stato bloccato e arrestato dagli agenti del nucleo anticrimine coordinati dal sostituto commissario, Domenico Perrozzi. Estranei sono risultati al fatto altri quattro giovani che avevano accompagnato Pellerani al ''rendez vous'': ascoltati, sono stati rilasciati. Della vicenda si occupa il procuratore capo della repubblica, Vincenzo Colantonio.