PROFESSIONE DEI VOTI DEL CAMILLIANO VASTESE ANTONIO ZINNI: DOMENICA 3 OTTOBRE LA SOLENNE CELEBRAZIONE A BUCCHIANICO

Per anni accolito alla parrocchia di San Pietro

Francesco Dell'Aquila
14/09/2010
Attualità
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La comunità camilliana è in festa. Domenica 3 ottobre alle ore 11, nell'abbazia di Sant’Urbano a Bucchianico, professeranno i loro voti di obbedienza, castità e povertà e la vestizione Alessandro Persico di Napoli, Leonardo Carobene di Melito (Napoli), Antonio Saccomanno di Collepasso (Lecce) Michelangelo Alemagna di Roma e Antonio Zinni di Vasto. Anche un vastese, dunque, si consacrerà al Signore seguendo le orme di San Camillo de Lellis. Antonio Zinni (in molti lo conoscono come Tony), dopo il diploma Magistrale seglie di seguire il corso di Laurea infermieristiche che poi lo porterà a svolgere la sua professione presso il centro di riabilitazione dell’Istituto San Francesco di Vasto Marina per quasi 20 anni. Ed è proprio mentre svolgeva la sua professione che si è rafforzata la voglia di donarsi agli altri . “Le giornate - dice - trascorrevano tra il lavoro in istituto con i malati ed il servizio in parrocchia (a San Pietro, nella chiesa di Sant‘Antonio, ndr.). Ho imparato a vivere e ad operare in entrambi i contesti, vedendovi un perfetto connubio, in un continuo che andava dal capezzale del sofferente all’altare di una chiesa dove celebrato il sacrificio eucaristico. Ho capito che il Signore è presente in modo imperscrutabile nel malato e si fa anche presente misteriosamente nell’Eucaristia in tutta la sua umanità e divinità. La mia anima acquistava sempre più quella consapevolezza e forza per andare avanti, spinta anche dal desiderio di incontrare il Signore e così pregarlo con le stesse parole di Sant‘Agostino: ‘Ci hai fatti per te Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te". Giorno dopo giorno mi sono reso conto che fare della mia vita un andirivieni tra luogo di cura e chiesa in modo così metodico e con gioia, forse richiedeva da parte mia un ulteriore sacrificio al fine di soddisfare il desiderio di cercare il volto del Signore e il dono che potevo fare al Signore era rinunciare a quanto avevo di più caro: ‘se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo’”. Tanti conoscono Tony per il servizio che ha svolto come accolito a San Pietro a Vasto, aiutando il parroco don Stellerino D'Anniballe. Altri lo ricordano quando, giovane diplomato, giornalmente andava in onda sulle frequenze di Trsp Radio come speaker. Una spinta all’abbraccio con la comunità casigliana forse l’ha avuta grazie all'incontro con Fratel Ettore Boschini, camilliano che ha fondato "rifugi" e comunità in Italia ed in Colombia. Fratel Ettore, nelle sue occasioni a Vasto, era spesso invitato da don Stellerino a parlare di San Camillo de Lellis, richiamando pure il suo essere “folle di Dio”, per le provocazioni pubbliche e i suoi gesti ‘inconsueti‘, come quello di portare i suoi poveri a pregare in piazza Duomo, di fronte all’elegante Galleria del centro di Milano, con la corona del rosario e la Madonna sul tetto di una macchina.

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