IL PIANO SPIAGGIA è ANCORA 'ARENATO': L'INTERVENTO DI MASSIMO DESIATI

L'articolo sul settimanale 'Il Taglio Giusto per Vasto'

Massimo Desiati
15/05/2010
Attualità
Condividi su:

Nel luglio del 2004, predisposto dal sottoscritto, il Consiglio regionale approvò il Piano Demaniale Marittimo valido per tutta la regione: criteri e norme quadro affinché i Comuni costieri si dotassero di singoli Piani spiaggia. Ai Comuni vennero concessi 180 giorni per approvare uno strumento che regolasse e disciplinasse l’uso balneare del demanio marittimo di competenza. Questo termine è stato ampiamente superato da tutti i Comuni ma, si sa, funziona ovunque così. Il Comune di Vasto, da parte sua, con la Giunta Pietrocola, si dotò del proprio Piano spiaggia ma alla successiva Amministrazione di centrosinistra non piacque e ne bloccò immediatamente gli effetti. Dal 2004 sono passati sei anni! Il “countdown” (conto alla rovescia) che abbiamo, negli ultimi mesi, meticolosamente proposto nella nostra prima pagina, ha mosso la curiosità di non pochi lettori: “Si va bene, Vasto non ha il Piano spiaggia ma, in definitiva, è una cosa che interessa i pochi titolari degli stabilimenti balneari... Si campa lo stesso, cosa sarà mai questo Piano spiaggia al confronto dei tanti problemi di Vasto?!”. E' vero, si campa lo stesso… D’altronde, di una cosa mai avuta e che appare necessaria a pochi, sembra che se ne possa fare tranquillamente a meno. Ed allora vediamo perché, per una città turistica e balneare come la nostra, è necessario che un Piano spiaggia ci sia. Questo strumento rappresenta il piano regolatore particolareggiato per l’utilizzazione delle aree del demanio marittimo. Con esso si individuano le zone di intervento e si stabiliscono, per ciascuna, le tipologie di insediamento, nonché il relativo standard sui servizi, con particolare riferimento alle aree da destinare alla balneazione, ai servizi e alle strutture connesse alle attività degli stabilimenti balneari. Il suo obiettivo è quello di migliorare l’organizzazione estetico-funzionale della fascia litoranea e delle varie strutture ospitate, permette una organica fruizione delle aree demaniali e delle spiagge alla collettività; in definitiva, il suo scopo è quello di incentivare lo sviluppo turistico. Inoltre, serve a sollecitare la capacità innovativa degli imprenditori, l’inventiva degli operatori e degli amministratori. Serve a restituire alla spiaggia considerazione e dignità, poiché la spiaggia rappresenta un valore economico ed ambientale che merita attenzione. Il Piano spiaggia disciplina la realizzazione e la gestione degli stabilimenti balneari, dei servizi complementari e di supporto, compresi la vigilanza e il soccorso; determina la qualità architettonica dei manufatti, prescrivendo tipologie predefinite, colori, materiali e cura il loro inserimento paesaggistico ambientale; inoltre organizza il sistema delle urbanizzazioni primarie con particolare attenzione alla raccolta e lo smaltimento delle acque reflue. In ultimo, grazie alla consulenza del “Servizio Opere Marittime e Qualità delle Acque del mare”, attende a ciò che riguarda le dinamiche morfologiche e sedimentologiche, il ripascimento degli arenili e la qualità delle acque marine. E' uno strumento che serve a regolamentare l’uso complessivo delle aree demaniali, prevedendo le spiagge libere, le distanze tra stabilimenti per il libero accesso, l’abbattimento delle barriere architettoniche ed i regolamentari servizi igienici, le superfici massime per passerelle e piazzole, i criteri di costruzione dei manufatti, l’adeguamento delle cosiddette “barriere visive” in ordine alle altezze, l’uso a solarium o ad attività turisticoricreative delle coperture ed altro. Inoltre, fa previsione della dotazione, sulle spiagge libere ed a cura del Comune, dei servizi minimi, anche di tipo igienico, e garantisce il servizio di sorveglianza e salvataggio per la sicurezza dei bagnanti e la pulizia dell’arenile. E' possibile preveda aree destinate alle colonie marine, ad associazioni nonché a cooperative giovanili che non abbiano fini di lucro e prestino la loro opera nel sociale. Se avessimo ospiti a casa nostra, daremmo ordine almeno alla sala. Se avessimo un negozio, predisporremmo nel migliore dei modi le vetrine e gli scaffali con la merce per i nostri clienti. Se fossimo imprenditori del turismo, ci piacerebbe sapere come e su cosa investire al meglio. Ecco, il Piano spiaggia serve ad accogliere in modo il più possibile professionale i turisti, che sono quelli, poi, che dovrebbero reggere in gran parte la nostra economia. Vi sembra poco? Bene, dopo sei anni, Vasto non ce l’ha ancora! Cari turisti, abbiamo la... fortuna di avere un’Amministrazione di centrosinistra ma, si sa, ci sono sempre… effetti collaterali. Buona stagione a tutti!

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: