PRO VASTO E LA SCOSSA CHE NON C'è... SI FA SEMPRE PIù PRECARIA LA CLASSIFICA DEI BIANCOROSSI

Michele Tana
01/03/2010
Sport
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"Scossa?!?": qualche stagione televisiva fa era questo uno dei passaggi più "caratteristici" di una popolare trasmissione televisiva, "L'Eredità", condotta da Amadeus su Rai 1. La scossa, in questo caso, è quella che davvero servirebbe al gruppo Pro Vasto - dalla dirigenza allo staff tecnico - per cercare di rianimare un'annata sportiva altrimenti destinata al fallimento. Le difficoltà sono tante. Sul campo la squadra di Pino Di Meo non sta rendendo come più di qualcuno, lecitamente, si aspettava. Troppi i passaggi a vuoto, l'ultimo dei quali ieri pomeriggio all'Aragona, nella sfida con il Fano secondo della classe. Gara terminata a reti bianche e con un punticino all'attivo che di sicuro non può accontentare, soprattutto alla luce della considerazione che è arrivato al termine di una partita nella quale in nemmeno una circostanza i biancorossi si sono affacciati pericolosamente dalle parti del portiere marchigiano, spettatore aggiunto e non pagante ai circa ottocento presenti sugli spalti. E meno male che questa volta la 'buona sorte' ha dato una mano (vedi palo nel primo tempo di Baratteri e rigore parato nel finale da Gaudino a Bartolini). Buona parte della tifoseria, tornando alla 'scossa' di cui sopra, la chiede con la testa dell'allenatore pugliese. La delusione e l'amarezza per i risultati che non arrivano sono, anche comprensibilmente, ai massimi livelli ed è il tecnico il primo della lista sul 'banco degli imputati'. Nel mirino anche la società. Ieri, dopo il deludente 0-0 con il Fano, il presidente Mimmo Crisci ha lasciato di fretta lo stadio, senza passare per gli spogliatoi e dunque incontrare giocatori, allenatore e cronista. E la desolazione finale, con Di Meo che non ha nemmeno voluto incontrare i giornalisti per i tradizionali commenti del dopo partita, ha realmente dominato la scena. Brutta situazione, insomma, e segnali nientaffatto incoraggianti, anche alla vigilia di un doppio turno lontano dall'Aragona che appare problematico e denso di insidie. Prima la Lucchese capolista al Porta Elisa, coi rossoneri toscani dell'ex Potenza desiderosi di riscatto dopo una serie di risultati non brillantissimi in questo ultimo periodo, poi il Poggibonsi, squadra che appare in ripresa e desiderosa di 'battagliare' al meglio nella palude della zona play out. Guardare avanti non è semplice, guardarsi alle spalle è d'obbligo, perché Colligiana e Carrarese, fanalini di coda, adesso sono a due soli punti di distacco. Sono giorni 'bui' per la Vasto del pallone. FOTO di AMERICO RICCIARDI

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