âViolazione del codice etico e dello statuto del partitoâ: il collegio di garanzia regionale del Partito Democratico si è pronunciato così in merito alla richiesta di dichiarazione di incompatibilità di Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale a Vasto e consigliere provinciale, eletto nelle scorse settimane alla guida della segreteria cittadina del Pd. L'organo di garanzia ha sottolineato il non possibile cumulo di incarichi ed a questo punto spetta al Comitato per lo statuto regionale precisare se lâincompatibilità rilevata sia da ricollegare alla carica di presidente del Consiglio comunale a Vasto o al ruolo di consigliere provinciale. Il problema era stato sollevato con un ricorso, nel momento della ufficializzazione delle candidature alla guida della segreteria cittadina del partito, da Raimondo Pascale, componente della lista facente capo a Maria Amato, primario del reparto di radiologia dellâospedale di Vasto, alla fine battuta al voto dalla lista guidata da Forte. Non manca la strada della âderogaâ. Così recità lâart. 21 dello statuto regionale del Pd: "Eventuali deroghe alle disposizioni devono essere deliberate dal coordinamento regionale o, nella sfera di sua competenza, dal coordinamento provinciale, con il voto favorevole della maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, su proposta motivata dellâassemblea del livello territoriale corrispondente allâorgano istituzionale per il quale la deroga viene richiesta. La deroga può essere concessa soltanto sulla base di una relazione che evidenzi in maniera analitica il contributo fondamentale che, in virtù dellâesperienza politico-istituzionale, delle competenze e della capacità di lavoro, il soggetto per il quale viene richiesta la deroga potrà dare nel successivo mandato allâattività del Partito Democratico attraverso lâesercizio della specifica carica in questione".