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I bimbi della 'Spataro' alla scoperta del Giubileo straordinario della Misericordia

Lavori di gruppo e incontri con il parroco di San Giuseppe don Gianfranco Travaglini ed il vescovo Bruno Forte

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I ragazzi delle classi terza B e terza C della Scuola Primaria Spataro sono stati coinvolti in questi mesi, da un intenso e appassionante studio sul Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco con il motto: Misericordes sicut Pater, Misericordiosi come il Padre.

Lavori di gruppo, apprendimento cooperativo, ricerche, studio approfondito, hanno coinvolto tutti i ragazzi in un’analisi di tutti gli aspetti più caratteristici del Giubileo: la bolla pontificia “Misericordiae Vultus”; i brani più importanti della Bibbia sulla Misericordia; la storia del Giubileo da Papa Bonifacio VIII al Giubileo del 2000 di Papa Giovanni Paolo II; lo studio della moneta che fa riferimento al famoso quadro di Rembrandt del Figliol prodigo, dove il Padre è rappresentato in un atteggiamento di grande misericordia con una mano paterna e materna al tempo stesso; l’analisi del logo del Giubileo dove il Cristo ha lo stesso occhio del peccatore, perché la misericordia unisce Dio e l’uomo e apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre, nonostante il peccato; dell’inno del Giubileo Misericordes sicut Pater e del concetto di indulgenza giubilare che si manifesta nella pienezza della misericordia del Padre che viene incontro a tutti con il Suo amore, con la confessione, la messa, le opere di bene e il pellegrinaggio, a Roma nelle quattro le chiese giubilari: San Pietro, Santa Maria Maggiore, San Paolo e San Giovanni.

La novità di  questo Giubileo Straordinario è che il pellegrinaggio può essere effettuato per la prima volta anche nelle chiese locali: tra cui Vasto.

Per avere maggiori informazioni in merito, le due classi hanno intervistato il parroco della cattedrale di San Giuseppe, don Gianfranco Travaglini.

Il sacerdote ha spiegato la storia della chiesa di San Giuseppe da tempio romano fino a quando, dopo un’alternanza di nomi, nel 1808 è stata chiamata Chiesa di San Giuseppe e poi nel 1857 Cattedrale di San Giuseppe.

Ci ha fatto capire ancora meglio il significato del giubileo, della misericordia, della Porta Santa. Ci ha spiegato inoltre che nella diocesi di Chieti-Vasto, il vescovo Sua Eccellenza Bruno Forte ha scelto come sedi giubilari quattro chiese: la cattedrale di San Giustino a Chieti, la cattedrale di San Giuseppe a Vasto, il santuario dei Miracoli a Casalbordino e la chiesa del Volto Santo a Manopello.

Don Gianfranco ha spiegato inoltre che in occasione del Giubileo ha fatto realizzare affianco all’altare un arco gotico, realizzato con le pietre del convento degli Agostiniani, prima adiacente alla chiesa, come simbolo dell’inizio del cammino nella via della misericordia. Dopo l’arco ha posto il famoso trittico ligneo del 1505, realizzato dall’artista albanese Michele Greco da Valona, dove la mano sinistra della Madonna indica il Figlio, la Via della Misericordia.

Ha inoltre spiegato che è importante diffondere il Giubileo della Misericordia con la testimonianza vera, con i nostri compagni.

Dopo questo attento studio, i ragazzi hanno realizzato una mappa concettuale per riassumere tutti gli aspetti e fare gli opportuni collegamenti, dei testi e un power point, con una ricerca delle immagini più rappresentative dei vari concetti.

Le classi terza B e terza C si sono poi preparate per un momento liturgico il 31.3.2016 nella cattedrale di San Giuseppe alla presenza dei genitori, per diffondere la Misericordia di questo Giubileo Straordinario anche alle famiglie. I ragazzi hanno cantato l’inno giubilare e hanno spiegato le varie slide del power point. A questo è seguito un momento di raccoglimento sul senso del Giubileo con don Gianfranco.

Questo studio interdisciplinare è stato molto coinvolgente per tutti, sia per i ragazzi che si sono appassionati ai vari aspetti del Giubileo, che per i docenti che hanno trovato la metodologia giusta per creare interesse, che per le famiglie che hanno con questo lavoro colto il senso di questo importante Giubileo.

Un altro momento veramente speciale, in questo percorso di conoscenza del Giubileo, è stata la possibilità di intervistare Sua Eccellenza il Vescovo, Padre Bruno Forte, il 2 maggio 2016, prima della sua conferenza sulla famiglia a Vasto. Eravamo tutti molto emozionati. Il vescovo con grande disponibilità, cordialità e simpatia ha risposto alle nostre domande.

1) Lei come vive questo Giubileo della Misericordia?

Vivo questo Giubileo con tanta gioia, perché la misericordia significa amore infinito che perdona sempre, e siccome sento di aver bisogno di essere perdonato sempre, di avere sempre questo amore di Dio che mi dà gioia, perché la gioia è sentirsi amati, io vedo il Giubileo come momento bellissimo, come tempo di grazia, in cui riscoprire la gioia di essere discepolo di Gesù, per annunciare a tutti la bellezza di questo bellissimo amore.

2) Secondo Lei come possiamo vivere noi bambini il Giubileo?

Dobbiamo essere luminosi, a partire da dentro. Il nostro viso deve essere luminoso come un Memorah, il candelabro ebraico a 7 luci, Quando il cuore è pieno di amore, di amore di Dio, le luci del volto sono accese, come un candelabro splendente, con una luce che parte da dentro, dalla potenza di Dio in noi, che si irradia agli altri.

3) Perché secondo Lei Dio può essere considerato come una madre e un padre?

Dio è amore infinito. L’amore di Dio è un amore che ci avvolge, che ci abbraccia, e proprio per questo è proprio come quello di una mamma e di un papà. Anzi dice la Bibbia, che se un papà e una mamma si possono anche dimenticare del loro bambino, Dio non si dimenticherà mai di nessuno di noi.

4) Secondo Lei perché il Papa ha scelto proprio in questo periodo storico il Giubileo straordinario, cosa voleva comunicare al mondo?

Quest’anno, l’anno in cui è stato indetto il giubileo, il 2015, è stato il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, un grande evento per la Storia Chiesa, in cui la chiesa si è rinnovata per rispondere alle esigenze del tempo presente, annunciare il Vangelo in maniera il più possibile semplice, credibile, vera, agli uomini e alle donne del nostro tempo.

E’ stato un momento straordinario di riscoperta della bellezza di Cristo e del Vangelo e di rilancio della missione della Chiesa.

Proprio per questo, Papa Francesco ha voluto sottolineare l’importanza di quell’evento e ha voluto celebrare con un Giubileo, cioè con un anno straordinario, questo cinquantesimo.

Ha scelto la misericordia per tre ragioni: 1) perché tutti abbiamo bisogno di Misericordia nella nostra vita quotidiana, di amore, di perdono. 2) Perché la Misericordia è il centro del Vangelo, perchè Gesù ha annunciato l’amore infinito di Dio. 3) Veniamo da un secolo, il novecento, il secolo di due guerre mondiali, la shoa, l’olocausto degli Armeni e di tanta violenza. Di fronte a tanta violenza il Signore ha lasciato un messaggio al mondo attraverso le rivelazioni fatte a  Santa Faustina Kowalska, giovane suora polacca, dicendole che solo la misericordia salverà il mondo. L’odio, la violenza lo distruggerà, la misericordia lo salverà. Questo messaggio è stato talmente bello, talmente forte, che Papa Giovanni Paolo II aveva scritto la sua prima enciclica chiamandola “Dives in Misericordia” Dio ricco di Misericordia e Papa Francesco ha voluto rilanciare questo messaggio della misericordia in questo tempo, in cui ci sono ancora tante guerre, violenze e c’è bisogno ancora di perdono, di pace e di amore.

5) Secondo Lei tra le opere della misericordia quale è quella più importante per noi bambini?

Sono tutte importanti. Sarebbe bello se voi riuscite ad essere buoni, sperimentando tutte le opere di misericordia, corporali e spirituali, questa sarebbe veramente una cosa bellissima, partendo dalle piccole cose della vita quotidiana.

Vorremmo veramente che il viso di ognuno di noi fosse luminoso dell’amore di Dio, come un Amenorà. Abbiamo capito che ognuno di noi ha veramente tanto bisogno dell’amore di Dio e deve essere generoso donando l’amore anche agli altri. Perché l’amore che si dà e che si riceve è come il sole, riscalda la nostra vita.

L’incontro con il Vescovo è stato anche divertente, perché scherzando con noi, ci ha fatto sedere sulle sue gambe, con il naso rosso del clown, regalato dalla nostra maestra, presidente dell’associazione di volontariato Ricoclaun.

La Madre della Divina Misericordia apra i nostri occhi, perché comprendiamo l’impegno a cui siamo chiamati e ci ottenga la grazia di vivere questo Giubileo della Misericordia con una testimonianza fedele e feconda”, Papa Francesco.

I ragazzi delle classi terza B e terza C - Scuola Primaria Spataro - Istituto Comprensivo n.1 Vasto 

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