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Un ricordo di Palmerindo Roselli, nell'anniversario del decennale della scomparsa

Fu vice sindaco a Vasto e presidente della Camera di Commercio

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Dieci anni fa, il 7 gennaio 2004, veniva a mancare, all’età di 82 anni, Palmerindo Roselli, personaggio di spicco della Democrazia Cristiana, fedele collaboratore di Giuseppe Spataro e Remo Gaspari.

A partire dagli anni ’50 fu segretario locale della Democrazia Cristiana e vice sindaco; segretario provinciale del partito; presidente provinciale dello Iacp (oggi Ater) per 32 anni; presidente della Camera di Commercio.

Faceva parte di quella squadra Dc che nel dopoguerra ha favorito la rinascita economica del Chietino, ponendo la nostra provincia al centro dei piani di sviluppo regionale.

“Di Palmerindo Roselli serbo un ricordo graditissimo - dice Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale ed ex Dc -. Ebbi modo di conoscerlo quand’ero adolescente grazie ad un amico mai dimenticato: Mario Santarelli. Fu lui a presentarmi a don Palmerindo ed al compianto senatore Giuseppe Spataro. Mi invitarono ad una cena di giovani democristiani organizzata da 'Zi’ Micchele'. Avevo solo 14 anni. Da quel momento nacque un bel rapporto d’affetto e di amicizia. Ricordo quando don Palmerindo fu chiamato a ricoprire la carica di vice sindaco dell’amministrazione comunale guidata da Idiano Andreini. Per molti anni ricoprì la carica di segretario della locale sezione della Democrazia Cristiana mostrando equilibrio e molto buon senso. Quando ci si ritrovava impegnati nelle campagne elettorali – continua Peppino Forte - don Palmerindo ripeteva a me ed al mai dimenticato Gaetano Murolo questa frase: 'Vedi Peppi’. Noi siamo come quei cavallucci che vanno in giro per le fiere e che non appena sentono suonare la fisarmonica si mettono a ballare'. Il riferimento era alla nostra disponibilità verso la Dc allorquando venivamo chiamati ad un impegno politico concreto. Come presidente dell’Istituto Autonome Case Popolari e come Presidente della Camera di Commercio Palmerindo Roselli confermò le sue eccezionali qualità di mediatore e di politico accorto ed attento ai problemi della collettività”.

Il curriculum di Roselli si potrebbe riassumere in questi punti:

Anni ’50 e ’60  segretario DC  a Vasto
1956-1967 Vice sindaco prima accanto al sindaco Andreini (1956-1962) e poi con il sindaco Silvio Ciccarone (1962-1967).
1959-1991 presidente provinciale dell'Istituto Autonomo Case Popolari (lacp, oggi Ater)) Chieti
1979-1993 segretario provinciale della DC
1991-1999 presidente Camera di Commercio di Chieti

Palmerindo Roselli da molti è conosciuto come presidente dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari (IACP) della provincia di Chieti, avendo ricoperto tale incarico per un lunghissimo periodo, per 32 anni dal 1959 al 1991. L’ente, che aveva lo scopo di fornire alloggi “alle classi meno abbienti in tutti i Comuni della circoscrizione provinciale”, ha avuto un ruolo fondamentale nella politica della casa nel Chietino.  Ha veramente aiutato a dare condizioni di vita dignitose a migliaia di famiglie indigenti, con la costruzione di numerosi palazzi di edilizia residenziale pubblica sia a Chieti che a Vasto, Lanciano ed altri centri minori. Per capire la portata degli interventi dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari della provincia di Chieti, bisogna tornare indietro al 1959 quando Palmerindo Roselli venne nominato al vertice dell’ente. Migliaia di famiglie numerose vivevano ancora in spazi angusti, specialmente nei nostri centri storici, in precarie condizioni igienico sanitarie. L’ente cercò di accedere il più possibile a tutti i provvedimenti – anche dopo con il boom economico - atti a reperire fondi per le “case popolari” al fine di dare risposte concrete alle numerosissime famiglie che ne facevano richiesta.

Successivamente Roselli venne eletto presidente della Camera di Commercio di Chieti rimanendo in carica per quasi un decennio dal 28 marzo 1991 al 16 febbraio 1999. “Siamo in un periodo di radicali mutamenti nello scenario politico, istituzionale e legislativo, un'epoca in cui l'Abruzzo, per effetto del suo rapido sviluppo, esce dal cosiddetto Obiettivo 1, cioè dal regime massimo dei sostegni comunitari”, scrive Costantino Felice su Il Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane (2013).  “La presidenza Roselli fronteggia le novità anche attraverso una intensa attività convegnistica (sui temi economici, finanziari e normativi) in ambito provinciale e regionale di volta in volta posti all'ordine del giorno, i cui atti compaiono poi puntualmente sull'«Osservatorio economico della provincia di Chieti», il periodico trimestrale della Camera di Commercio”.  Roselli fece anche un’operazione importante per agevolare gli utenti del basso Chietino: “Nel corso del mandato - ricorda Felice - vengono aperte le sedi distaccate di Lanciano e Vasto”. Inoltre “si promuove l'associazionismo tra le Camere di commercio (tanto di livello regionale che di più ampio raggio), ritenendolo fattore di potenziamento del sistema camerale grazie all'interscambio di conoscenze e know-how che esso poteva consentire”.

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